attualità : Ici: settecentomila euro ‘evasi’

CRISPIANO – In una nota tecnica firmata dall’assessore al Bilancio, finanze e tributi comunale, Domenico Santoro, vengono riepilogati i dati inerenti agli accertamenti Ici.
Secondo questi numeri, aggiornati al 15 settembre scorso, i provvedimenti annullati su un totale di 1512 avvisi per l’anno 2001 sono stati per ora soltanto 285 (18,85 percento ) e quelli rettificati 59 (3,90 percento ). Gli accertamenti per l’anno 2002, in totale 1978 quelli inviati a casa dei proprietari crispianesi, risultano 292 (14,76 percento ) e quelli rettificati ad oggi 62 (pari al 3,13 percento ).
Queste le cifre citate da Santoro durante l’ultimo consiglio comunale, che si è svolto all’inizio di questa settimana: “I dati sono molto al di sotto delle aspettative” delle opposizioni, che paventavano un 70 percento di errori e di altrettanti eventuali annullamenti delle cartelle esattoriali inviate dalla concessionaria Soget. “Non sembrano esserci le condizioni per revocare la delibera di affidamento alla Soget di tali accertamenti – ha proseguito l’assessore ai tributi, ndr – poiché non ci sono elementi di merito per risolvere unilateralmente il contratto di servizio con la Soget”. Anzi, ha poi aggiunto Nico Santoro, “comporterebbe un inutile e temerario contenzioso di sicura soccombenza per questo Comune”, nei confronti della società che ha sportelli di riscossione dei tributi sparsi ai quattro angoli della provincia ionica.
Né è possibile per l’ente municipale “sospendere la validità degli avvisi”, recapitati ai cittadini crispianesi sulla base di quanto “risulta iscritto in Catasto. Eventuali errori meccanografici, come le erronee iscrizioni immobiliari”, fa capire Santoro, non provengono dal Palazzo di Città, i cui tecnici si limitano a far inviare gli avvisi quando si riscontrano non uniformità tra quanto versato e quanto dichiarato al Catasto.
Purificata dagli errori e dagli annullamenti che faranno scendere ulteriormente i totali per le due annate in questione, la tassa sulla casa sarebbe dovuta pesare nelle casse comunali 258.137,99 euro di più nell’anno 2001 e 473.734,24 euro nel 2002. Una sommatoria pari ad oltre settecentomila euro, che aiuta a comprendere meglio dov’è la causa, ad esempio, del taglio alle spese dei servizi sociali.

Fonte: Cataldo Zappulla