CRISPIANO – Quarantatre lavoratori socialmente utili (Lsu) crispianesi domani vivranno l’ennesima giornata di attesa, prima di conoscere il loro futuro occupazionale. Da anni sono impegnati per conto del Comune nella raccolta dei rifiuti solidi urbani, nella manutenzione delle strutture comunali e nella cura del verde pubblico.
Domani mattina alle 10,00 la giunta Laddomada incontrerà nell’Aula consiliare i rappresentanti del sindacato Cobas, il professor Pinto, responsabile regionale della Task force della Regione Puglia e l’assessore provinciale Raffaella Quaranta, responsabile del settore formazione professionale, lavoro e Protezione Civile. Seduti allo stesso tavolo istituzionale, cercheranno una soluzione definitiva per l’intricata vertenza che si trascina da circa due anni, da quando cessò il contratto d’appalto con la ditta barese Camassa, che gestiva gli allora cinquanta ed oltre lavoratori crispianesi nello stesso delicato settore. Da allora rinvii, ricorso al lavoro interinale con numerose proroghe, ed almeno tre appalti del valore di oltre un milione di euro andati a vuoto.
Il sindaco, “preso atto delle rivendicazioni legittime dei lavoratori – si legge nella nota stampa, ndr – prospetterà nel corso dell’incontro le possibili soluzioni al problema”. Tramontata l’ipotesi Isola Verde, la società creata due anni fa dalla Provincia di Taranto per assorbire i lavoratori socialmente utili, vedremo quale ipotesi sarà concretizzata entro dicembre. Si vocifera negli ambienti comunali, e tra gli stessi operai, della possibile nascita di una società crispianese che coinvolga nella compagine sociale le stesse maestranze. Un dato oggettivo: il file del comunicato per i giornali, ricevuto ieri dal Palazzo di Città, ha questo titolo: “societ__mista_x_lsu.doc (20kb)”. Nei prossimi giorni capiremo se tale soluzione ha qualche fondamento.
C.Z.
Fonte: Cataldo Zappulla