CRISPIANO – Per la serie strano ma falso: una voce di popolo curiosa circola da alcune settimane in paese, in merito alla ricezione dei cellulari nel territorio comunale. La notizia, infondata, dice che si ‘prende’ male il telefonino a Crispiano, in quest’ultimo periodo, perché la potenza delle antenne di telefonia mobile è stata volutamente abbassata da alcune compagnie di telecomunicazione. Perché? Per colpa della stazione mobile di monitoraggio ambientale, messa in bella mostra a funzionare in via Palermo, la strada che ospita il mercato del martedì, che conduce in piazza della Libertà con le sue panchine, i luoghi di ritrovo, le chiacchiere da bar dello sport e le discussioni accese di politica locale e globale.
Cosa c’è di vero: fino al 22 settembre saranno monitorati i livelli di inquinamento da polveri sottili – dicono al primo piano del Municipio – quelli derivanti dalla grande industria, in linea d’aria distante poco più di una decina di chilometri, ma anche dallo smog creato dai tubi di scappamento delle auto circolanti, in primis i mastodontici Suv, neri e spocchiosi, che anche a Crispiano, a dispetto della crisi economica generalizzata, crescono di numero.
Dopo il 22 settembre l’assessore all’ecologia, Cosimo Di Roma (Popolari-Udeur), promette di tirare le somme in una conferenza stampa, grazie ai dati che saranno stati forniti dall’agenzia che gestisce i pullmini mobili per il rilevamento dei dati ambientali.
A Crispiano, dichiarata dall’Organizzazione mondiale per la Sanità città a rischio ambientale, come tutta la fascia di paesi che circondano l’Ilva, la pleura conta relativamente: l’importante è poter videochiamare fino all’ultimo in santa pace.
C.Z.
Fonte: Cataldo Zappulla