Una nuova società per i 43 Lsu crispianesi

CRISPIANO – Forse è la volta buona per i quarantatre lavoratori socialmente utili. Durante un incontro istituzionale svolto giorni fa tra amministratori crispianesi, rappresentanti politici e burocratici di Provincia, Regione e del sindacato Cobas, è stata trovata l’intesa per “la costituzione di una società a totale capitale pubblico, nella forma giuridica di una società a responsabilità limitata a cui affidare direttamente le attività di pulizia, manutenzione e raccolta dei rifiuti solidi urbani” a Crispiano.
La necessità di garantire un “futuro di maggiore serenità” è stata condivisa dall’assessora provinciale Raffaella Quaranta, dal dottor Lobuono (del Comitato per il monitoraggio economico regionale), dal primo cittadino crispianese, Giuseppe Laddomada e dal sindacalista di base Giancarlo Petruzzi.
La volontà di “attribuire un riconoscimento ai quarantatre lavoratori, che da anni operano sul territorio comunale”, ha spinto soprattutto l’ente locale crispianese a perseguire infine la strada della nascita di una ditta unicamente made in Crispiano. Il sindaco Laddomada ha comunque precisato durante l’incontro che “non si può procedere all’assunzione dei lavoratori per ragioni giuridiche prima ancora che finanziarie”. L’obiettivo finale resta però a medio termine “l’assunzione degli stessi lavoratori da parte della costituenda società”. Verranno soddisfatti a pieno solo a quel punto i desiderata dell’organizzazione sindacale che ha seguito questa vertenza negli ultimi due anni.
Se tutti i tasselli andranno al proprio posto, entro Natale le maestranze interessate dalla questione potranno tirare un sospiro di sollievo. Insieme alle loro famiglie. La soluzione prospettata – una nuova compagine aziendale – fu la prima delle proposte avanzate, venti mesi fa, da Petruzzi in rappresentanza dei lavoratori, che ora si chiede “perché si è perso tutto questo tempo?”. Dopo diverse gare d’appalto non andate a buon fine, un flirt passeggero con la società in quota alla Provincia, Isola Verde, e quattro missioni di lavoro interinale per la quarantina di operai crispianesi, il sindacato mira a stringere i tempi: “Deve nascere entro fine ottobre” ha dichiarato a Puglia Press Petruzzi dei Cobas, che poi aggiunte: “C’è stato promesso che Crispiano dovrà rifarsi il look nel 2007 (cita l’esempio dei cordoli dei marciapiedi da rifare, ndr). Bene, vorrà dire che serviranno più ore lavorate e retribuite rispetto alle attuali ottantanove ore mensili”.
Oltre al lifting del paese, aver portato a casa la soluzione di questo difficile problema occupazionale, potrebbe rappresentare un buon atout per la giunta Laddomada alle Amministrative del 2008.

Cataldo Zappulla

Fonte: Cataldo Zappulla