CRISPIANO – Dopo una lunga pausa estiva, torna a farsi sentire l’associazione culturale Agorà con il suo quindicinale gratuito di informazione ‘Polites’. Ed è subito polemica.
Ad aprire un nuovo fronte nella vita culturale crispianese ci pensa la Pro Loco. L’associazione che da vent’anni organizza il Presepe vivente e da quasi dieci il Carnevale estivo dice di “avere le tasche piene”. La notizia in forma di missiva, pubblicata qualche giorno fa da Polites a pagina 3, era nell’aria già dal luglio scorso, subito dopo la conclusione dell’ottavo Carnevale del Fegatino. Nel suo “sfogo”, il presidente Egidio Ippolito, lascia trapelare l’amarezza per le difficoltà nel far quadrare i conti della festa che è durata una settimana intera. La causa sono state le promesse “ritrattate” da parte di alcuni sponsor della manifestazione carnevalesca.
“Abbiamo allora deciso di bloccare questa iniziativa”, scrive Ippolito nella lettera data alla stampa locale. Pare quasi che “gli unici a beneficiare di queste iniziative siano i volontari della Pro Loco”. In un altro passaggio sempre Ippolito arricchisce il concetto: sembra quasi che “al volontariato niente è dovuto, anzi chi lo esercita passa per quello che fa business, che si arricchisce. Allora vogliamo dividere gli utili… con tutti quelli che faticano solo con la propria lingua”.
Le manifestazioni pensate e gestite dalla Pro Loco sono “in pericolo”. Avvicinato da Puglia Press, il presidente Ippolito conferma tutto e preannuncia alcune novità: “Il Presepe vivente in via Palermo non sarà più replicato nelle solite quattro-cinque serate, ma soltanto martedì 26 dicembre e sabato 6 gennaio 2007. Vista la mole di prenotazioni, però, i figuranti della Pro Loco gireranno la Puglia ed andranno in Calabria, Campania e Basilicata”. Anche la festa di Babbo Natale e “Il paese delle Favole” sarà esportato verso lidi migliori.
Stessa sorte per la prossima edizione del Carnevale estivo del Fegatino: “Sarà probabilmente itinerante. Ci sono molte richieste. Valuteremo dove farlo”. Egizio Ippolito lascia intendere che almeno una sera, forse l’ultima, dovrebbe restare a Crispiano. Saranno così accontentate “le persone che minano questa manifestazione”, come ha denunciato Ippolito. Vista la partecipazione in piazza dei crispianesi nelle passate edizioni del Carnevale, il paese sarà un po’ meno contento di questa sofferta decisione.
Fonte: Cataldo Zappulla