Il consiglio comunale vota il suo presidente

CRISPIANO – Trenta minuti. Non uno di più. Il limite di tolleranza, per il ritardo dei consiglieri comunali, non potrà più essere l’estremamente mediterranea ora di tempo. Dalla prossima seduta di consiglio comunale, prevista per venerdì 6 ottobre alle 17.00, saranno tagliati i tempi morti: alle cinque, se ci sono già undici consiglieri presenti, si inizia e punto. Altrimenti si attenderanno ulteriori trenta minuti. Ma non uno di più.
Il calendario dei lavori per questa nuova seduta dell’assise politica crispianese prevede cinque argomenti. Di rilievo il riequilibrio del bilancio 2006 con alcune variazioni in corsa. Spiccano poi altri due punti: l’elezione con voto segreto del Presidente del Consiglio comunale (quarto punto in discussione) e quella dell’ufficio di presidenza (quinto ed ultimo della scaletta), ossia di due consiglieri, uno di maggioranza e uno di minoranza, che affiancheranno il nuovo presidente nella costruzione degli ordini del giorno per le prossime sedute.
La nomina di un presidente e del suo ufficio di presidenza è senza precedenti. Il nuovo Statuto comunale, approvato nel luglio scorso, ha introdotto queste nuove figure politiche che non percepiranno, sottolinea la maggioranza, gettoni di presenza ulteriori.
Chi sarà il presidente? Da giorni circola un nome, confermato da esponenti politici dei due schieramenti: il consigliere Denino Greco, votato come indipendente di sinistra nel 2003. Nulla è mai certo fino all’ultimo. Per ora non ci sono altre candidature.
“Non capisco tutta questa fretta – precisa a Puglia Press il consigliere della Rosa nel Pugno, Piero Ettorre, ndr – il nuovo Statuto è fresco di stampa. Ci è stato consegnato venerdì scorso e già vogliono nominare il presidente del Consiglio comunale. Chiediamo che chiunque sarà eletto riesca a porsi al di sopra delle parti, favorendo la governabilità, ma anche le prerogative delle minoranze”. A proposito di minoranze, proprio nell’assemblea del 6 ottobre Pietro Ettorre si costituirà gruppo consigliare ‘Rosa nel Pugno’ (nel vecchio Statuto bisognava essere almeno due consiglieri). Nessun riavvicinamento al Centrosinistra anche dopo la festa dell’Unione? L’ex assessore alla Cultura, Ettorre: “Stiamo ancora aspettando un chiarimento politico da circa due anni (la crisi amministrativa dell’aprile 2005 sancì l’uscita dei socialisti dalla giunta). Eppure, quando ci fu la crisi tra Ds e Margherita (settembre 2003) noi svolgemmo un ruolo di pompieri. La sinistra nel nostro caso non si è mossa. Quanto alla festa dell’Unione, devo dire che ci hanno telefonato venerdì sera (30 settembre) per invitarci. Nemmeno un invito scritto”.

Fonte: Cataldo Zappulla