CRISPIANO – Era un’elezione baciata dai voti della Maggioranza e dall’astensione costruttiva della Minoranza che “avrebbe giudicato sul campo questa nuova figura istituzionale”. Sembrava una passeggiata la raccolta di 14 voti (al primo scrutinio) a favore della nomina del Presidente del Consiglio comunale. Non c’erano altre ipotesi, oltre alla candidatura offerta dal sindaco Laddomada al consigliere iscritto nel gruppo misto-riformista Denino Greco. Consigliere indipendente di ispirazione socialista (dal 2003 ha votato spesso con il Centrosinistra), di se stesso dice: “Sono sempre stato dalla stessa parte politica, ma con spirito critico, senza fare sconti”. Greco a suo dire vanta un “credito politico, giacché fu l’attuale Maggioranza a mettermi in un angolo dopo la vittoria alle Amministrative del 2003”.
Il colpo di scena si è avuto venerdì scorso, all’ultimo piano del Palazzo di Città, epicentro della riunione degli eletti dal popolo, quando il consigliere della Margherita, Francesco Cervellera, ha espresso la volontà di non votare a favore della mozione del Centrosinistra sulla nomina di questa figura istituzionale. Sconcerto iniziale e poi la decisione di ritirare l’argomento dall’ordine del giorno a tempi migliori.
Si aprono ora diversi scenari, a cominciare dal necessario chiarimento in casa della Margherita crispianese. Non c’è alcuna scadenza. La votazione potrebbe essere riproposta alla prossima convocazione di Consiglio o slittare per più tempo.
Parla di “sconfitta, delusione, inopportunità, slealtà, immaturità politica” Denino Greco, che tiene a precisare di non aver chiesto nulla, di aver solo dato la disponibilità a tale prestigioso incarico. “A questo punto sto pensando di ritirare la mia disponibilità. È stato un errore che non incoraggia. Mi viene da pensare che i giochi sono altri”, ed il riferimento di Greco va all’allargamento della Giunta comunale da sei a sette assessori, reso possibile grazie alle modifiche dello Statuto comunale del luglio scorso.
“Dopo la processione del 4 ottobre (San Francesco) avevo parlato con il sindaco ed altri della sua coalizione. Mi avevano chiesto quale atteggiamento avrei avuto da ora in poi. Avevo garantito la mia volontà di lavorare con convinzione in questo delicato compito”. Perché per fare il presidente della turbolenta Assise comunale, secondo Greco, serve “capacità di rispettare le regole e impegno nel tentare di essere imparziali”. Se fosse passato avrebbe votato con la Maggioranza? “Avrei votato ‘Sì’ a tutti quei provvedimenti costruiti anche grazie al mio contributo di pensiero, amalgamato a quello dei governanti”.
Numerosi ed importanti i ruoli ricoperti dal presidente del Consiglio: presiede l’assise dei rappresentanti del popolo, decidendo l’ordine degli argomenti in discussione. Presiede la conferenza dei capigruppo, e tutte le commissioni consiliari. “È una specie di arbitro della vita politica locale”. Si vede che il 2006 non è un anno buono per ogni genere di ‘arbitro’ in Italia.
Fonte: Cataldo Zappulla