CRISPIANO – Un breve tragitto insieme, un minuto di silenzio, una corona di fiori, un pensiero a chi non c’è più per via di un attentato subito a migliaia di chilometri da casa. Il consigliere comunale Stefano Liuzzi, con il circolo di Alleanza nazionale e di Azione Giovani di Crispiano hanno organizzato domenica scorsa alle 12,00 una breve manifestazione di raccoglimento davanti al monumento ai Caduti all’ingresso della villa Falcone-Borsellino. Non senza polemiche nei confronti dell’Amministrazione comunale, rea – a detta di Liuzzi – di aver sorvolato su questa scadenza della memoria (scomoda) per i diciannove morti di Nassyria.
Tre anni fa, l’attacco ad una caserma dei Carabinieri nella cittadina nel sud dell’Iraq fece strage di militari e civili italiani, oltre a numerosi altri civili iraqueni. Oggi, le manifestazioni organizzate, e ancor di più quelle non organizzate per quella triste data, fanno discutere i partiti. Anche a Crispiano.
Le vittime morirono per la pace o partecipando ad una guerra? Dal novembre 2003 si discute in Italia, legittimamente, con varietà di opinioni su quella strage. Di fatto, però, ancora oggi continua la macelleria nella nazione del condannato a morte Saddam. Ed a morire sono soprattutto civili. Senza monumenti.
Fonte: Cataldo Zappulla