Esordio alla grande dell’Accademia Artistica del Mezzogiorno, con due serate di concerto dirette da Beppe D’Onghia (pianoforte-arrangiamenti-direzione) che recentemente si è esibito a Roma con l’inseparabile Lucio Dalla e con la “London Royal Philharmonic Orchestra”, in un concerto per il Fai.
Il grande avvenimento, a cui ha assistito anche Sante Basile presidente dell’Accademia, si è tenuto all’Auditorium Conciliazione davanti ad una platea gremita di attenti ospiti, tra i quali il Presidente della Repubblica Ciampi e la signora Franca.
“Sono stato in questa grande occasione – dice Basile – l’ “inviato” dell – Accademia Artistica del Mezzogiorno, una serata organizzata dal Fai (Fondo per l – Ambiente Italiano ) che raccoglie fondi contro lo sfruttamento brutale delle bellezze naturali e artistiche nazionali, seconda ed ultima tappa (la prima si è tenuta il 12 ottobre all – Arcinboldi di Milano) invitato dallo staff del grande artista Dalla. I sessanta – ragazzotti – sul palco sono popo di meno che la – London Royal Philharmonic Orchestra – . Un gruppo di musicisti Londinesi (tra i più farti al mondo) espressamente voluti da Dalla sotto la direzione attenta e pignola del M° D – onghia. In questa bellissima sala si respira un – atmosfera di grandi occasioni concertistiche, con delle esibizioni ed arrangiamenti da far rabbrividire la pelle anche agli ascoltatori più – glaciali – … Lo cita anche il – Messaggero – di Roma dei 29 Novembre scorso con un articolo di Marco Molendini che con l – abbellimento sinfonico (curato con attenzione come per esempio – Caruso – o quando regge l – impalcatura di un brano nobile come – La sera dei miracoli – , uno dei pezzi più balli scritti su Roma notturna, o le storiche – 4/3/43 – (uno dei capolavori dalliani), o – Anna e Marco – , assolutamente sradicata da ogni scansione ritmica, o – Piazza Grande – e – Tu non mi basti mai – . Si fanno invece più complicati gli arrangiamenti quando di mezzo ci sono canzoni bellissime e nervose come ` – Futura – , che ha bisogno dell – incalzare ritmico, di una tensione che invece annaspa nel mare di archi…”.
“Due ore di grande spessore musicale – dice ancora Basile – con una piccola meritata pausa nell – intermezzo, due ore di indimenticabili pertarmance canore e musicali, che solo pochi riescono ad eseguire. E – doveroso ormai fare tanti complimenti agli organizzatori, ai fonici, ai musicisti del Regno Unito, naturalmente al grande Lucio e, dulcis in fundo al nostro grande amico M°Beppe D – onghia, il quale inoltre mi ha svelato che ci riserverà per il Santo Natale delle stupende sorprese … Siamo tutti ad aspettare !”
E la sorpresa saranno sicuramente le due serate programmate per giovedì 28, con Tosca (voce) e il Nu-Ork (strings quintent), che si esibiranno sotto la direzione di Beppe D’Onghia, nella Basilica di S. Martino in Martina Franca e la sera successiva la gran kermesse si ripeterà nel teatro comunale di Crispiano, ove avverrà per l’occasione anche la presentazione dell’Accademia e l’inaugurazione della sede in Via XXIV Maggio n. 1.
Il presidente Sante Basile, mette in evidenza gli scopi dell’Accademia, accreditata dallo stesso Beppe D’Onghia, finalizzati alla promozione della musica impegnata e favorire i talenti emergenti presenti nella nostra zona.
Il programma delle due serate è il seguente: “Preghiera dell’artista” di Don Giacomo Alberione; “Vissi d’arte” di GiacomoPuccini – “Tosca”; “O canto do paje” – Canto sciamano; “Magnificat” di Vincenzo Zitello; lettura “Ninna nanna de la guera” di Trilussa; “Berceuse” di Brahms; “Quanno nascette ninno” e “Tu scendi dalle stelle” di Sant’Alfonso de Liguori; “Ave Maria” (in lingua spagnola) di Gounot; lettura da “Il profeta” di Gibran; “Alla festa dei nuovi colori” di R.Roversi -B.D’onghia; “Jingle bells” – canto tradizionale natalizio; “Lascia ch’io pianga” di Handel; “Lettura su Maria” di Fabrizio de Andre’; “Mater Iubilaei” -inno mariano “Giubileo2000” di S. Melone; “Sorri” (in lingua portoghese) di C. Chaplin; “Silent Night” (in lingua tedesca, spagnola e italiana) – canto trad. natalizio; “White Christmas” (in lingua francese, inglese e italiana) – canto tradizionale natalizio; lettura “La vita” di Madre Teresa di Calcutta; “So this is Xmas” di J. Lennon.
“Esperanto” (canti e discanti d’arte e d’amore) nasce da un’idea di Tosca e Beppe D’Onghia i quali, nell’intento di unire musica sacra e musica classica, affrontano insieme la ricerca di un linguaggio comune che – grazie alle molteplici esperienze di entrambi – attraversi e travalichi i confini di culture e tradizioni diverse.
Completato dall’indiscutibile talento dei musicisti del Nu-Ork quintet, si dà vita ad un concerto che, in alcuni passaggi, riesce a sovvertire gli stessi canoni all’interno dei quali è concepito. Proprio in virtù di una ricerca musicale approfondita, consapevole e mirabilmente orchestrata, fluisce assolutamente naturale il passaggio da Brahms a De Andrè, da Puccini ad un canto sciamano, da Battiato a Schubert.
Tutto ciò si deve soprattutto alle consolidate quanto versatili carriere di Tosca e Beppe D’Onghia. Per lei grandi momenti nella musica leggera, culminati nella vittoria sanremese del 1996 con Ron (“Vorrei incontrarti fra cent’anni”), ma anche una solida realtà teatrale (“Sette spose per sette fratelli”, “Salvatore Giuliano”, “L’opera da tre soldi”) che prosegue in questo periodo con il suo spettacolo “Romana”. Esperienza fondamentale, però, è il percorso da lei vissuto nell’ambito della musica sacra, attraverso il concerto “Musica Caeli” (da un’idea di Vincenzo Zitello) e culminato con l’interpretazione di “Mater Iubilaei” (composto da Stefano Melone e Piero Schiavazzi), brano scelto da Giovanni Paolo II come Inno Mariano del Giubileo 2000. Beppe D’Onghia, compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra, si divide da anni tra musica Leggera e musica Classica; collabora con alcuni tra i più grandi artisti italiani della scena pop (Dalla, Bersani, Carboni), dirige orchestre sinfoniche e quotati ensemble (tra cui citiamo l’orchestra Arturo Toscanini di Parma e la London Royal Philarmonic Orchestra), oltre a comporre colonne sonore. Ha fondato il Nu-Ork strings quintet con la collaborazione del M° Anton Berovski (spalla e violino solista).
Fonte: Michele Annese