CRISPIANO – Apre ufficialmente i battenti l’Accademia Artistica del Mezzogiorno di Crispiano. E lo fa in grande stile, con “ Esperanto- Canti e discanti d’amore”, un concerto della cantante Tosca, con lo string quintet Nu Ork, diretti dal maestro Beppe D’Onghia, che dopo la “ prima” di ieri sera, nella chiesa di San Martino a Martina Franca, oggi alle 20,30 si esibiranno presso il teatro comunale della cittadina delle cento masserie.
Ricco ed interessante il programma della serata, in cui si spazierà dalla musica sacra a quella leggera, dai canti sciamani all’opera lirica. Alberione, Puccini, Zitello, Brahms, De Liguori, Gounot, Handel, Melone, De Andrè, Chaplin,. Lennon, Roversi e lo stesso D’Onghia saranno gli autori “interpretati” questa sera a Crispiano. Fra un brano musicale e l’altro, poi, la lettura di “Ninna nanna de la guera” di Trilussa, “ Il profeta” di Gibran” e “ La vita” di Madre Teresa di Calcutta. Una vera fusione tra sacro e profano, dunque, che nasce da un’idea di Tosca e di Beppe D’Onghia, non passivi esecutori, ma artisti creativi, attivi, alla ricerca di un linguaggio comune, che consenta di superare i confini di culture e tradizioni diverse. Inevitabile ritrovare in questa sorta di sperimentazione musicale l’esperienza di vita del maestro D’Onghia, che di sé ha in passato affermato di essere un tarantino “emigrato” a Bologna e poi costretto ad adattarsi ad una cultura differente alla propria. Un adattamento riuscito benissimo, se si considera tutto quello che il maestro ha realizzato. Personalità versatile D’Onghia è infatti compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra ed ha al suo attivo collaborazioni con Bersani, Morandi, Gli Stadio, Carboni, Dalla. Il Nu – Ork string quintet è una sua creatura. Altrettanto nota Tosca, vincitrice di San Remo in coppia con Ron con “Vorrei incontrarti fra cent’anni” e protagonista a teatro di “ Sette spose per sette fratelli”, “ Salvatore Giuliano” e “ L’opera da tre soldi”.
Il concerto crispianese, comunque non sarà una vera e propria replica, perché arricchito da Francesca Pignatelli e Anna Caragnano, due grandi voci della provincia jonica. La loro presenza rientra in quello che è l’intento precipuo dell’Accademia Artistica del Mezzogiorno, così come afferma il suo presidente, Sante Basile: “ Lo scopo è quello di puntare sulle risorse locali, non di disperderle”. Un intento pienamente condiviso da Beppe D’Onghia, che nell’accademia ha creduto sin dal primo momento, tanto da divenirne direttore artistico. Sempre stasera, alle ore 19, inoltre, l’Accademia Artistica del Mezzogiorno avrà il battesimo ufficiale con l’inaugurazione della sua sede, in via XXIV Maggio, all’angolo con via Martina.
Fonte: Paola Guarnieri