Rina La Gioia, artista tarantina, sarà protagonista, come scenografo, nel Teatro della Biennale di Venezia; un progetto teatrale prestigioso in cui realizzerà le scene per lo spettacolo di prosa – Pupilla – di Carlo Goldoni con la regia di Giuseppe Argirò, per la celebrazione del tricentenario anniversario della nascita di Carlo Goldoni. (Venezia 18-29 luglio 2007).
L’avvenimento è stato presentato ufficialmente il 14 dicembre scorso nella Sala Conferenze della Stampa Estera, in Roma, nell’ambito del 39° Festival Internazionale del Teatro – Goldoni e il Teatro Nuovo.
La presentazione è avvenuta a cura di Davide Croff, Presidente della Biennale, del direttore artistico Maurizio Scaparro, per la Biennale Teatro, del rettore dell – Università Ca – Foscari di Venezia, con a seguito un intervento del Ministro Anastasi, dello – Spettacolo dal vivo – , alla presenza della Stampa nazionale e internazionale.
Davide Croff: – …Per il secondo anno consecutivo la Biennale di Venezia dà inizio alle sue attività già nel mese di febbraio, e nuovamente con un – iniziativa del Settore Teatro diretto da Maurizio Scaparro, insieme a cui è stata avviata una felice politica di utilizzo creativo degli spazi di Venezia, città-teatro sempre reinventata dalla biennale in chiave contemporanea, dagli straordinari campi all – aperto fino all – antico Arsenale, cuore futuro della nostre attività…”
Aggiunge: “per suggellare il fatto che la Biennale non perde mai di vista il suo primo pubblico di riferimento, ovvero i giovani, patrimonio del nostro futuro, quest – anno ha ideato per la prima volta nell – ambito di un Festival di teatro, in collaborazione con l – Università Ca – Foscari di Venezia, un Campus dedicato agli studenti universitari dei Paesi europei e del mediterraneo. – “…e se giustamente Maurizio Scaparro- conclude Croff- ha proposto Venezia come sede ideale di un grande Festival del Teatro in Italia – questo nuovo evento dovrebbe partire sia dall – esperienza teatrale e culturale della biennale, sia dalla sua nuova capacità progettuale, in grado di arricchire Venezia di quell – identità tipica della Biennale che è l – identità artistica contemporanea, alla perenne ricerca di nuove opere e creazioni. –
Maurizio Scaparro: – …Il Festival che viene oggi presentato, è espressione di una ricerca affidata a scrittori e registi che vogliono ritrovare attraverso l – opera del grande autore veneziano le radici e le risorse del teatro moderno attualizzandone la memoria culturale europea o riscrivendola in totale libertà”.
Gli spettacoli del Festival nascono dalla volontà di suscitare nuove energie e nuova creatività nel confronto con la drammaturgia goldoniana. La Biennale di Venezia e il suo direttore Maurizio Scaparro hanno infatti impegnato compagnie, registi, autori in un – opera di riscrittura, intesa nel senso più ampio, attorno a Goldoni, avviando progetti di respiro europeo. Adattamenti, libere trascrizioni, e novità assolute – sia che nascano dalla penna di drammaturghi e romanzieri o dalla visione di un regista – caratterizzano la maggior parte degli spettacoli del Festival.
Come aggiunge Scaparro: – ,…La scrittura registica è protagonista di alcuni spettacoli di maggiore importanza di questo Festival: – La famiglia dell – antiquario – , porta il segno forte di Lluis Psqual, uno dei maggiori registi europei, con Eros Pagni, scene di Ezio Frigerio –
Una formazione di notevole importanza: Paolo Bonacelli, un altro nome importante del Teatro, spesso attivo anche per la televisione e per il cinema (Jonny Stecchino di Benigni), Pamela Villoresi, dai tempi di Strehler ad oggi è ancora uno dei volti più intensi del nostro teatro, (Il Campiello di Strehler , Il Gabbiano di Marco Bellocchio), Elisabetta Valgoi, scene di Rina La Gioia, musiche di Dimitri Nicolau, prodotto da – La mise en espace – di Adriana Palmisano, fa da corona alla lettura de la – PUPILLA – del regista Giuseppe Argirò.
– La vedova scaltra – a cura di Lina Wertmuller, scene di Enrico Job – – Dettes d – amour – di Eugène Durif – – Il teatro comico – con la regia di Marco Bernardi – con Patrizia Milani – – Le doglianze degli attori a maschera – di Enzo Moscato – – Monsieur Goldoni – d i Pietro Favari, con Maurizio Micheli, regia di Franco Gervasio … –
Fra le presenze del mondo dello spettacolo: Lina Wertmuller, Raffaella Azim, Ugo Gregoretti, Maurizio Micheli, Italo Moscato, attori, registi, scenografi, tra cui Rina La Gioia, reduce del lavoro teatrale – Le nuvole – di Aristofane con Carlo Croccolo, regia di Nicasio Anzelmo, spettacolo in cui ha realizzato scene e costumi, esperti e critici internazionali dell – opera goldoniana, come Silviu Purcarete, Gàbor Zsàmbeki e lo stesso Scaparro.
Fonte: Michele Annese