Continua l – ascesa del Festival della Valle d – Itria

In prossimità del Natale il Presidente del Centro Artistico Musicale Paolo Grassi di Martina Franca ha voluto offrire alla comunità crispianese, con animo grato per la cittadinanza onoraria che gli è stata conferita, un concerto di musica sacra di alto livello.
Il concerto “Le voci bianche” è stato presentato nella Chiesa Madre, dai solisti dell’Accademia “Paolo Grassi” accompagnati dal pianista Ettore Papadia.
Sono intervenuti in sindaco dott. Giuseppe Laddomada, gli assessori comunali e don Emidio Dellisanti, parroco di S. Maria Goretti che ha dato il saluto a nome del parroco don Saverio Calabrese assente per precedenti impegni.
Al termine del concerto molto apprezzato il sindaco Laddomada ha ringraziato il prof. Punzi per l’iniziativa e l’attenzione sempre prestata nei confronti di Crispiano.
In omaggio al lungo impegno del prof. Franco Punzi a favore delle istituzioni e del Festival della Valle d’Itria, riportiamo il pezzo scritto, con la professionalità che lo contraddistingue, da Franco Presicci.
Dalla Gazzetta della Puglia – luglio/novembre 2006
Continua l – ascesa del Festival della Valle d – Itria
“Anche que­st – anno il Festival della Valle d – Itria si è concluso con un bilancio molto feli­ce: complessivamente i melomani che hanno assi­stito ai suoi spettacoli, sempre di altissimo livello, sono stati 12.114 (circa il 2,5 percento in più rispetto all – an­no scorso). Di questi, 5.476 (1,5 percento in più) hanno ap­plaudito le opere: «I Giuo­chi di Agrigento» di Pai­siello (prima assoluta in tempi moderni); «Idome­neo» di Mozart nella riela­borazione di Strauss (pri­ma assoluta per l – Italia); «Semiramide» di Meyer-­beer (prima assoluta an­ch – essa). E questo nono­stante la ricettività limita­ta dell – atrio di Palazzo Du­cale.
Moltissimo pubblico anche agli eventi della program­mazione concertistica, svoltasi in parallelo a quel­la operistica. «Un totale di 6.638 spettatori (con un in­cremento del 5 percento rispetto al 2005) è stato registrato – informano gli organizzato­ri – per le dieci serate de­dicate alla musica vocale da camera, alla produzio­ne sinfonica e al repertorio sacro»: «Mozart e Strauss: il confronto»; «Strauss: l – o­maggio a Mozart» (esegui­to anche a San Marco in Lamis) e l – oratorio «La Pas­sione di Gesù Cristo» di Salieri (a Martina Franca, a Bitonto, Brindisi e Ceri­gnola)».
Grande successo ha ri­scosso anche la seconda e­dizione di «Musica nei Chiostri», iniziativa tesa a valorizzare i solisti dell – or­chestra internazionale d – I­talia e l – elegante chiostro della Chiesa del Carmine: i concerti «Meditation» (violoncello e arpa); «O­maggio a Mozart» (ensem­ble di fiati); «Magie di vio­loncelli» (due violoncelli e pianoforte); «Night in Mar­tina» (concerto jazz) hanno registrato 1.015 presenze, con un incremento del 20 percento rispetto al 2005, por­tando a 13.129 le presenze complessive. Insomma la gloriosa rassegna è giunta alla 32a edizione aumen­tando consensi ed estima­tori non solo fra gli italiani (nota e apprezzata in tutto il mondo, attira appassio­nati addirittura dagli Usa e dal Giappone, oltre che dai vari Paesi d – Europa). E fa giustamente dire a Ro­sanna Strippoli, assessore alla Cultura del Comune, che «grazie a un Festival di tale importanza interna­zionale l – intera città conti­nua ad affermarsi nel pa­norama delle città d – arte ed è diventata una delle principali mete turistiche della Puglia… ». L – assessore regionale alla Cultura Silvia Godelli a sua volta afferma che il Festi­val «è l – unico caso in cui cultura e turismo vanno di pari passo». E aggiunge che la crescita del pubbli­co è dovuto anche ad una corretta politica di prezzi contenuti «che consente a tutti di accedere alla musi­ca della nostra grande tra­dizione».
Più che soddisfatto l – intel­ligente e dinamico presi­dente Franco Punzi (nella foto), che ricorda i successi istituzionali della manife­stazione martinese: «Il Fe­stival della Valle d – Itria è il primo Festival italiano nel­la classifica della rivista specializzata – Classic Voi­ce – ». Non a caso il Centro artistico-musicale – Paolo Grassi – è stato insignito del prestigioso diploma di prima classe di benemeri­to della cultura e dell – arte da parte della Presidenza della Repubblica. Legitti­ma dunque la soddisfazio­ne di Punzi anche per quanto ottenuto nell – ambio dei finanziamenti statali. «Sono impegnato, a livello nazionale, a difendere gli interessi di tutti i Festival italiani. In questa logica stiamo portando avanti un – autentica battaglia che, in questi ultimi due mesi, ha dato qualche risultato.
Ad esempio l – ultimo prov­vedimento di Rutelli che ha integrato il Fondo unico dello spettacolo di 50 mi­lioni di euro. I contributi pubblici sono stati essen­ziali alla sopravvivenza di una manifestazione di alta cultura con un forte radi­camento sul territorio qua­le si è dimostrata essere il Festival della Valle d – ltria». Sul quale ha espresso ap­prezzamenti anche Mario Brancato della omonima prestigiosissima sartoria teatrale milanese che con il Festival collabora da un quarto di secolo. «Grazie a questa rassegna abbiamo conosciuto e apprezzato il valore di tanti costumisti che sono poi divenuti fa­mosi». E altri che famosi e­rano già”.

Fonte: Michele Annese