Metti un nazista sul palco

CRISPIANO – “Non posso fare tutto, ma posso distruggere tutto”, dice Satana nel libro di Giobbe. Sul male, sullo sterminio del popolo ebraico e su quello degli zingari, dei gay, dei dissidenti politici e su quello degli handicappati, ruota il nuovo appuntamento con la rassegna ‘Artificio’ dell’associazione Lindbergh nel Teatro comunale di Crispiano. Stasera andrà in scena una produzione del Crest di Taranto: ‘Le rose di Franz’, diretto da Mauro Maggioni. Gli attori: Antonella Ciaccia, Annamaria de Giorg, Pietro Minniti.
Con questo spettacolo drammatico si fa un tuffo indietro nella storia, quasi a ridosso con la giornata della Memoria per la Shoah degli ebrei durante la seconda Guerra mondiale, il prossimo 27 gennaio.
La scena ha per sfondo un campo di concentramento, quello di Treblinka, ed il suo comandante, tale Franz Stangl, l – unico tra i nazisti a capo di un lager condannato in tribunale. “Nel 1971, mentre era detenuto nel carcere giudiziario di Dusseldorf – dice la scheda dello spettacolo tratta da www.levignepiene.com – in attesa della sentenza d – appello contro la condanna all – ergastolo per crimini contro l – umanità, accettò di essere intervistato dalla giornalista austriaca Gitta Sereny. Ne seguirono settantadue ore di conversazione che rappresentano a tutt – oggi l – unico tentativo mai fatto di avvicinarsi, in modo oggettivo alla personalità di un uomo così profondamente coinvolto nel male più totale che la nostra epoca abbia prodotto. Diciannove ore dopo l – ultimo colloquio con la giornalista, l’austriaco Franz Paul Stangl morì nella sua cella”. Ecco un frammento di intervista a Stangl: “ – Che cosa provavate quando compivate quegli eccidi? – , chiede a Stangl la giornalista risponde: “Quello era il nostro lavoro. Il lavoro di uccidere con il gas e bruciare cinque e in alcuni campi fino a 20 mila persone in ventiquattro ore esigeva il massimo di efficienza. Nessun gesto inutile, nessun attrito, niente complicazioni, niente accumulo. Arrivavano e, tempo due ore, erano già morti. Questo era il sistema. L – aveva escogitato Wirth. Funzionava. E dal momento che funzionava era irreversibile.”
Appuntamento per non dimenticare in Teatro comunale alle ore 20,30, in piazzetta Casavola. Per informazioni telefonare a Lindbergh Teatro, 340 8050897. Ticket 6,00 euro.

Fonte: Cataldo Zappulla