CRISPIANO – L’igiene e la manutenzione. Ventotto operai a disposizione per la prima, quindici per “rivoltare il paese come un guanto” nel fatidico 2007. Nella nuova società pubblica creata da alcuni mesi in paese, ‘Crispiano servizi locali’, sono già confluiti dallo scorso 3 gennaio gli operatori della manutenzione e gli addetti alla gestione del canile municipale di contrada Scorace. Le maestranze quotidianamente impegnate a fare i conti con l’igiene urbana (raccolta della spazzatura e raccolta differenziata) nei prossimi quattro mesi saranno al servizio di una ditta appaltatrice, perché “non è stata ancora ottenuta l’iscrizione della Srl crispianese nell’apposito albo regionale. A parte questo – ci ha risposto l’assessore comunale Cataldo Pentassuglia, ndr – il problema più urgente riguarda i mezzi destinati a tale servizio, gli autocompattatori, che hanno bisogno di manutenzione straordinaria. Sono allo studio soluzioni alternative”. Ossia l’acquisto grazie al leasing di alcuni camion della spazzatura nuovi.
La società crispianese muove i primi timidi passi. Per ora il personale amministrativo è ospitato in municipio, ma dopo la ristrutturazione degli spazi nell’ex macello comunale, saranno spostati lì: “Sarà la prima grossa opera di manutenzione che faranno questi operai a partire dalle prossime settimane”, racconta il sindacalista della Confederazione Cobas, Giancarlo Petruzzi. È preoccupato, spera che i quattro mesi previsti dalla giunta Laddomada per l’assorbimento dei ventotto operai dell’igiene urbana siano reali. Ma ha dei dubbi.”Abbiamo un altro problema: non sappiamo se e quando partirà il cosiddetto Ato (la gestione intercomunale del problema rifiuti, che dovrebbe inglobare Crispiano al bacino n.1 dei paesi ad occidente della provincia ionica, ndr). Quando ciò avverrà sarà importante governare quel passaggio delicato”.
Il futuro della neonata società, costituita lo scorso autunno, è però il cruccio maggiore per i lavoratori. “Quale prospettiva vogliono dare i politici a Crispiano servizi locali? Noi auspichiamo – afferma Petruzzi, ndr – ad esempio un percorso pilota che sperimenti in paese la raccolta della differenziata porta a porta. Dà più lavoro agli operai e fa risparmiare le casse comunali”. La soluzione dell’annosa vertenza tramite la nascita di una società pubblica “l’abbiamo auspicata noi per primi già due anni fa, all’inizio di un lungo periodo di completa autogestione. Quello che hanno fatto è sotto gli occhi di tutti. Ecco perché ora questi lavoratori non devono dimostrare niente a nessuno”. Si tratta della stessa soluzione pensata dall’opposizione del Centrodestra in Consiglio, come riaffermato durante una recente conferenza.
“Questa nuova società dovrà essere il braccio operativo dell’amministrazione comunale. Ci dicono che saranno accesi mutui per realizzare nel 2007 alcune opere pubbliche in paese”, conclude il sindacalista. Si vocifera di nuovi marciapiedi, di alcune rotatorie, di strade interne da riassaltare e di salvare gli alberi della villa pubblica Falcone-Borsellino dal tappeto erboso che le sta distruggendo
Fonte: Cataldo Zappulla