CRISPIANO – “E’ falso che il comune di Crispiano sia dissestato. C’è un cospicuo avanzo di amministrazione di dimensioni (intorno ai 500.000 euro). Ed è falso che nell’esercizio 2006 sia stato sforato il patto di stabilità. Sia la ragioneria che il collegio dei revisori dei conti hanno certificato il rispetto del tetto di spesa fissato dalla legge finanziaria”.
Reazione ad un cuore solo per difendere le sorti della giunta Laddomada. Un documento politico firmato da tutti e sette gli assessori dell’Amministrazione di Centrosinistra crispianese difende così il proprio operato e quello del sindaco Laddomada. Un testo con due obiettivi. Il primo: provare a smontare le tesi degli azzurri, che di fatto “hanno aperto con un abbondante anno di anticipo la compagna elettorale per le amministrative della primavera 2008”. Un inizio di sarabanda elettorale marcata da “una pochezza sconcertante di argomentazioni e che rivendica fin da ora, nei confronti degli alleati, la candidatura a sindaco del centro-destra”. I ‘cavalli di battaglia’ della polemica politica degli azzurri “sono sempre gli stessi, nonostante sia più volte stata dimostrata la loro falsità ed infondatezza. La sezione locale di Forza Italia ha dimostrato più volte di avere poca dimestichezza in materia di finanze comunali, ciò nonostante continua ad avanzare presunti argomenti inventandosi disastri e pericoli fasulli. Sono tantissimi i comuni che l’anno scorso hanno superato il rigido tetto di spesa eppure oggi non sono certo disperati. L’ultima legge finanziaria ha cancellato le sanzioni previste in origine (divieto di nuove assunzioni e di contrazione di nuovi mutui). L’allarmismo sparso da Forza Italia è dunque frutto di ignoranza della legge o è solo un espediente per creare allarme sociale”.
Seconda parte del comunicato stampa: l’appoggio incondizionato al sindaco Laddomada, a loro dire, oggetto di “una virulenta campagna di comunicati stampa” ad opera di Forza Italia e in particolar modo del consigliere Giuseppe Bennardi. Quest’ultimo è ‘reo’, da ultimo, di un’interrogazione consiliare, che dovrebbe essere discussa – forse a porte chiuse per tutelare la privacy di tutti gli interessati – in una prossima seduta della massima assemblea politica cittadina, contenente una sfilza di otto domande su un presunto caso di conflitto di interesse che coinvolgerebbe uno stretto congiunto del politico crispianese. Più in generale, secondo il vice sindaco Magazzino, gli assessori Cito, Di Roma, Luccarelli, Pentassuglia, Santoro e Sforza, si tratta di una serie di attacchi considerati “odiosi, calunniosi e che ripropongono vecchie polemiche già chiarite un anno fa”. Carta canta: per mettere finalmente a tacere ogni diceria almeno su questo punto – e per completezza di informazione, vedi Puglia press di venerdì 16 febbraio scorso – forse servirebbe a questo punto dar conto della decisione del Consiglio di Stato, chiamato a giudicare il caso in questione, nella seduta del 20 febbraio scorso.
Fonte: comunicati del comune di crispiano