CRISPIANO – Parata di politici vecchi e nuovi domani sera (ore 18,30) al Teatro comunale. Il sindaco di Crispiano Laddomada e l’assessore alla Cultura Di Roma interverranno ad una serata dedicata ai guai del capoluogo Taranto. Denino Greco si calerà ancora una volta nel ruolo di controllore del traffico (come nel ruolo di presidente del Consiglio comunale crispianese) di interventi che serviranno a commentare, riflettere, dibattere e forse un po’ piangere sulle vicende narrate da un libro della Edizioni Pugliesi, scritto da Pinuccio Stea (ex leader pugliese del ‘correntone’ nei Ds), dal titolo ‘Taranto da Cannata a Cito, ovvero una quasi cronaca di dieci anni incredibili (1983-1993)’. L’autore non è nuovo all’argomento: due anni fa scrisse ‘Gli anni della Giunta Cannata a Taranto’ per la Scorpione Editrice. I relatori chiamati allora a commentare e discutere il libro sono gli stessi di questa volta: sfileranno sul palco Gaetano Carrozzo, attuale vice presidente della Provincia di Taranto, l’ex sindaco socialista di Taranto a fine anni Ottanta, Mario Guadagnalo e l’ex sindaco della città magnogreca Alfengo Carducci.
Si tratta di una ricostruzione della storia contemporanea tarantina schierata, e dunque legittimamente fonte – e menomale – di opinioni divergenti: dal 1976 al 1983 la sinistra tarantina vara l’amministrazione Cannata, ora ricordato con un vialone al quartiere Paolo VI. Dopo, e siamo già a metà anni Ottanta, ci fu “una interruzione traumatica dell’esperienza di guida del centrosinistra a Taranto. Le forze borghesi della città – ha dichiarato Stea in un’intervista radiofonica per Primavera-radio, nell’autunno scorso, ndr – pensarono bene che Taranto avrebbe potuto fare a meno delle sinistre. Quella rottura ha portato agli sviluppi di questi giorni e prima ancora ai disastri delle giunte Cito, De Cosmo e in ultimo Di Bello. Furono anni di crisi economica e sociale per la città: quella della birra Raffo, dei cantieri navali, dell’Arsenale, dell’Italsider (e della Simi Spa, ndr). Ora l’Ilva ha ripreso ad assumere, ci sono ipotesi di diversificazione produttiva, anche se restano difficili le condizioni dell’Arsenale” e drammatica la situazione dei dipendenti diretti e indiretti del Comune.
Alla fine di quel decennio, sempre secondo Stea, “iniziò il fenomeno Cito, che inizialmente fu sottovalutato tanto da portarlo al potere in città nel 1993. La divisione attuale dei partiti di centrosinistra potrebbe portare ad altrettanti esiti imprevisti, perché i gattopardismi sono dietro l’angolo”.
Motivi di interesse dell’onda lunga tarantina per il pubblico crispianese: una semplice considerazione: quando Taranto si lamenta, Crispiano (e gli altri piccoli comuni satellite dell’hinterland) piange.
Fonte: Cataldo Zappulla