CRISPIANO – In comune hanno solo il nome e l’onomastico di prossima scadenza. Per il resto si sono divisi su tutto o quasi i due leader politici locali, Giuseppe Bennardi di Forza italia e il primo cittadino in carica, Giuseppe Laddomada (Margherita), durante il primo faccia a faccia organizzato domenica sera nella sala del Consiglio comunale.
L’incontro tra i due cravattoni – a righe bluastre quella di Bennardi, puntinata gialla per Laddomada – è stato teso, a tratti nervoso. Due ore filate, tirate, intense, tra alcune risposte vaghe ed altre iper-tecniche, sovraccariche di numeri: le cifre dei conti pubblici comunali (ovviamente) discordanti tra i due rappresentanti di maggioranza e opposizione. E alla fine giudizi contrastanti sulla scelta dei due politici di evitare le domande dal posto e più in generale su questa prima occasione pubblica offerta ai ‘contendenti’, così definiti da Giampaolo Annese, direttore del periodico crispianese Polites, organizzatore della serata. Severe le regole di par condicio imposte: sei minuti al massimo per le risposte, scanditi da un campanellino. In mancanza di un vero contraddittorio, sarà servito questo ‘duello di parole’ per convincere elettori, spostare voti e innanzitutto per informare i crispianesi sullo stato dell’arte? Tutto l’incontro ha ruotato intorno al bilancio, agli euro in cassa, all’Ici, al fatidico ‘patto di stabilità’ che obbligherà Crispiano nel 2007 a tagliare di netto le spese per 282mila euro. L’avanzo di cassa del 2006 si aggira sui 900mila euro, ma sempre per le intricate condizioni di stabilità poste dal Governo, non potranno essere tutti impegnati. Così, abbiamo appreso dal sindaco, subito contestato da Bennardi che ha parlato di un “magro bilancio per le opere pubbliche in questi quattro anni di gestione del Centrosinistra”, quali sono i progetti – molti dei quali già in fase esecutiva, ha precisato Laddomada – che potrebbero essere avverati: “La costruzione di due rondò stradali in via Palermo (per una spesa di 90mila euro), la copertura di un campo da tennis e del campo di bocce (per 200mila euro), il completamento di alcune strade interne come quelle in prossimità della caserma dei Carabinieri”.
Di pratico, nel prossimo futuro, è emerso che dovrebbe essere varata un’ennesima ‘Commissione di indagine consigliare’ sui conti pubblici e un’altra in materia di edilizia, per accertare il lavoro svolto dall’Ufficio tecnico comunale negli ultimi anni. Tra quattro-cinque mesi al massimo, ha promesso il sindaco, “saremo in grado di approvare il piano regolatore”, ossia il cosiddetto Piano urbanistico generale.
Lo sforzo dei giovani giornalisti dell’associazione Agorà (che pubblica Polites) è stato premiato dalla buona partecipazione popolare all’appuntamento politico conclusosi alle 19,30. Il grande pubblico degli elettori ha partecipato perché vuole essere informato adeguatamente o semplicemente perché ama il sangue politicamente e virtualmente annunciato, atteso, forse sperato da qualcuno? Valgano su tutto i numeri: almeno centocinquanta le persone presenti, ma di queste solo una quindicina le donne e meno di dieci le ragazze e i ragazzi sotto i ventisei anni. Eccolo qua, dunque, un altro bel problema irrisolto: il coinvolgimento di queste enormi fasce della popolazione alla cosa pubblica. Nel prossimo anno, chiunque salirà sul palchetto dei comizi in piazza Madonna della Neve, dovrà tenerne conto.
Fonte: Cataldo Zappulla