Azione Giovani Contro la violenza

I ragazzi di Azione Giovani di Crispiano, insieme ai dirigenti di An, hanno organizzato un incontro di riflessione dal tema “sport-calcio-violenza”.
“Un appuntamento – dice il dirigente regionale Giuseppe Delfino – per ascoltare i giovani sugli ultimi accadimenti che hanno sconvolto gli scenari sportivi, relazionandoli ai provvedimenti che i politici avrebbero dovuto realizzare prima di tutto ciò. Parte fondamentale dell’incontro, è stato l’aspetto propositivo della Crispiano giovane, per trovare soluzioni adeguate al problema, che potrebbe servire da spunto per i politici competenti in materia. Si prova rammarico che il mondo del calcio si sia fermato solo dopo l’ennesimo incidente e addirittura abbia snobbato altre salme forse meno illustri come il dirigente calcistico venuto a mancare poche settimane fa in Calabria. Questa incongruenza comporta altre riflessioni importanti e doverose di natura etica e culturale. In un momento delicato come questo, provocano sconcerto le parole di discredito usate dal deputato F. Caruso, le sue dichiarazioni, rilasciate dopo il barbaro omicidio dell’ispettore Raciti, sono inaccettabili, irriconoscenti ed incivili e, come tali, da respingere con forza. Eravamo certi che la politica di Rifondazione Comunista fosse tutta rivolta ad abbattere la figura degli uomini e delle donne appartenenti alle forze dell’ordine, ma non pensavamo si potesse mai giungere a pronunziare tali pesanti parole”.
“Per noi uomini di destra – afferma Delfino – tutte le forze armate e i corpi paralleli, che hanno sempre gestito l’ordine pubblico e la sicurezza di tutti i cittadini, con grande senso di responsabilità e con alta professionalità, meritano tanto rispetto. Chi oggi, come Caruso, pur di fronte al sacrificio di un padre di famiglia, osa mortificarne l’immagine, con le accuse più volgari, non è degno di essere considerato italiano, tanto meno di rappresentare in Parlamento i cittadini di una Nazione civile, quale l’Italia. Il deputato Caruso e la sinistra dovrebbero invece inchinarsi alla memoria di tutti i rappresentanti delle forze dell’ordine, periti nell’esercizio del proprio dovere a tutela dello Stato”.
An ha anche organizzato un incontro sul disegno di legge governativo riguardante i diritti dei conviventi.
“A primo impatto – dice il Dirigente Regionale – sembra naturale affermare che un tema non politico di natura etica, viene politicizzato con natura ideologica, per consentire all’Unione e a Prodi di tirare a campare. Seconda analisi che pare scontata, è che il Governo è diviso e al Senato anche questa volta non avrà una maggioranza parlamentare, infatti, non pensiamo che i senatori mastelliani possano esprimere un giudizio diverso rispetto al loro leader. Contrariamente all’operato della sinistra, An ha difatti sempre sostenuto che centrare le politiche sociali sulla famiglia non significa misconoscere che esistano altre forme di convivenza diverse dal matrimonio, che è e rimane unicamente l’unione tra uomo e donna. Non si tratta quindi di equiparare le unioni di fatto al matrimonio, né di copiare i pacs francesi e spagnoli, ma di garantire ai diritti individuali non riconosciuti in assenza di un vincolo matrimoniale soluzioni normative. Non possiamo non evidenziare che il ddl governativo tende surrettiziamente a equiparare la famiglia fondata sul matrimonio ad altre unioni. In realtà tutti dovremmo fermarci a riflettere sulle dichiarazioni del Santo Pontefice, che fanno emergere con chiarezza il fatto che le ambiguità di questa legge sono pericolose quanto quelle vigenti in alcuni stati europei”.
Delfino conclude sottolineando che “con i nuovi provvedimenti, i diritti patrimoniali, successori o previdenziali e le agevolazioni previste a favore dell’ex moglie e figli, cesseranno quando questi risulti convivente altrove. A tal punto non ci resta che sottolineare che il governo ha alzato la bandiera ideologica di chi non avverte la necessità di tutelare i diritti della famiglia”.
Con riferimento agli atti vandalici verificatesi ai danni della sede locale di An, il sindaco Laddomada ha fatto pervenire a dirigenti ed iscritti, la sua solidarietà affermando che “simili comportamenti vadano condannati senza alcun tentennamento, in quanto minano un concetto basilare della Democrazia e della nostra Costituzione, ossia la libertà di esprimere singolarmente o nell’ambito di una aggregazione (partito, associazione, comitato, ecc.), in maniera libera e pacifica, la propria opinione”.
Encomiabile l’espressione di solidarietà del Sindaco per questi ennesimi atti vandalici che spesso vengono registrati a Crispiano e che il primo cittadino decisamente respinge, indipendentemente da chi tenta di disturbare la regolarità della vita democratica del paese, notoriamente civile e tranquilla.
Su Pubblinews abbiamo dato notizia di questo gesto delinquenziale che pur senza conseguenze gravi, offende la coscienza dei “sani” cittadini impegnati nell’attività politica, sociale e culturale; è un motivo in più per non fa cessare il servizio di vigilanza notturna attivato recentemente dalla Polizia Municipale, che ci auguriamo continui e se possibile, sia potenziato.

Fonte: Michele Annese