polo a energia rinnovabile

“Nasce a Crispiano il primo polo a energia rinnovabile
Il CST (Consorzio di Sviluppo Territoriale) – Le Caselle – , in provincia di Taranto, ha studiato e progettato il PIS, ovvero Polo Integrato di Sviluppo. Un insediamento ecologicamente attrezzato di nuova concezione suddiviso in due impianti: idrico e fotovoltaico”.
Sull’autorevole rivista, diretta da Luigi Vacchelli, è stato presentato il progetto che il Consorzio “Le Caselle” ha in fase di avanzata realizzazione su Via Foggia. Riportiamo integralmente quanto pubblicato: “l’intervento, che coinvolge oltre 20 piccole e medie imprese industriali, artigianali e terziari, muove dalla ini¬ziativa di Giuseppe Bruno, dinamico ammini¬stratore della E.T.I., società locale che opera nel campo dell – impiantistica, nell – intento di offrire alle imprese la soluzione di due anno¬si problemi:
1. Superamento delle difficoltà strutturali del territorio che impediscono la nascita e la crescita delle imprese;
2. Incapacità delle imprese di intercettare i finanziamenti europei, nazionali e regio¬nali, condannate come sono all – isola¬mento.
Costituito il Consorzio di Sviluppo Territoria¬le – Le Caselle – , viene affidato il compito della progettazione al dott. Giuseppe Scor¬navacca il quale, insieme con un gruppo di professionisti, elabora una proposta inse¬diativa intesa a soddisfare le esigenze pro¬spettate dal Consorzio, nel rispetto della realtà locale fortemente caratterizzata dalla vocazione turistica. Il gruppo di lavoro orienta la propria analisi a – un – area vasta – che comprende, oltre a Crispiano, i comuni circostanti, individuan¬do il fabbisogno di infrastrutture e di servizi innovativi sia delle imprese sia del territorio che le ospita.
Una particolare attenzione viene rivolta al quadro normativo di riferimento per rileva¬re le possibili soluzioni alle problematiche che il progetto insediativo pone sul piano urbanistico, nonché alla individuazione delle opportunità a favore delle imprese. La risposta è un Pis (Polo Integrato di Svi¬luppo) articolato in un – area ecologicamente attrezzata, così come definita dal D.Lgs 112/98, dotata delle infrastrutture e dei si¬stemi necessari a garantire la tutela della salute, della sicurezza e dell – ambiente gesti¬ti in forma unitaria. Le attività produttive sono allocate in uno spazio di nuova concezione nel panorama degli insediamenti produttivi, che ruota in¬torno a un moderno centro servizi, e dota¬to di un depuratore consortile di nuova ge¬nerazione e un impianto fotovoltaico di 300 Kw.
Attraverso la realizzazione dell – Area Produt¬tiva Ecologicamente Attrezzata, il Consor¬zio persegue tre obiettivi: 1. ridurre i costi insediativi delle imprese; 2. abbattere gli impatti ambientali degli in¬sediamenti produttivi; 3. Ridurre considerevolmente i costi di ge¬stione dei processi produttivi in particola¬ re relativamente al costo energetico, al riciclo delle acque per la produzione, allo smaltimento dei rifiuti. A tal fine sono stati predisposti due impian¬ti, idrico e di produzione di energia elettrica da fotovoltaico.
Il Consorzio ha partecipato al Bando PIA Networking (Pon – Programma Operativo Nazionale) conseguendo il lusinghiero risul¬tato di classificarsi primo nella graduatoria afferente al tema ambiente nonché la valu¬tazione più alta nell – ambito di tutte le propo¬ste formulate. Sicché gli impianti saranno realizzati anche con il congruo concorso delle risorse finan¬ziarie pubbliche”.
L’articolo così prosegue: “impianti idrici di distribuzione, raccolta scarichi, depurazione e riuso – Il sistema idrico del nuovo complesso indu¬striale-artigianale è stato progettato dal¬l – ing. Barbara Abo di Aron s.r.l. di Taranto in collaborazione con il dott. Luca Vignali. Gli schemi di trattamento proposti sono co¬stituiti da chiariflocculazione-filtrazione¬-disinfezione e successivo invio alla rete non potabile.
L – impianto ha come finalità il massimo riuti¬lizzo dell – acqua di scarico al fine di: ridurre al minimo il prelievo di acqua pota¬bile dall – acquedotto; produrre acqua di elevata qualità per mas¬simizzare le possibilità di recupero; produrre acqua adatta all – uso irriguo per verde pubblico per il mantenimento di aiuole e giardini all – interno del complesso produttivo; limitazione degli scarichi in corpo superfi¬ciale ad eventi di emergenza ed a periodi di precipitazioni meteoriche intense. Gli scarichi sono monitorati da un sistema centralizzato progettato dalla ditta Unicad s.r.l. di Taranto.
Impianti fotovoltaici integrati negli edifici produttivi: facciate, tetti o altri tipi di coperture foto¬voltaiche consentono di disporre di 300 Kw di energia elettrica, con conseguenti rispar¬mi economici mostrando, nello stesso tem¬po, in modo anche evidente, la – sensibilità ambientale – delle aziende. Completa l – insediamento un moderno Cen¬tro Servizi, realizzato da strutture comuni destinate a soddisfare le necessità gestiona¬li ed operative delle aziende insediate. Il Centro Servizi si pone come punto di rife¬rimento per l – intero territorio interagendo con lo stesso e colmando alcune lacune strutturali lamentate dalle comunità locali”.

Finanziamento regionali per un ecomuseo per la salvaguardia e valorizzazione dei beni naturali
Nel settore Ecologia la Regione ha disposto un finanziamento POR Puglia 2000-2006 – Mis. 1.6 riguardante la salvaguardia e valorizzazione dei beni naturali e ambientali PIS n. 13 “itinerario turistico-culturale Habitat Rupestre”.
Il provvedimento prevede un contributo di € 173.662,98 di cui € 12.156,41 a carico del Comune di Crispiano, per la realizzazione di un ecomuseo per la salvaguardia e la valorizzazione dei beni naturali.

Contributi provinciali per la promozione dei prodotti tipici locali
L’Assessorato alle Attività Produttive della Provincia ha concesso al Comune di Crispiano un contributo di € 1.500,00 per la manifestazione “Puliamo il mondo” che ha visto impegnati gli iscritti all’Arci e cittadini volontari, a pulire la pineta comunale da ogni sorta di rifiuto e di un secondo contributo di € 1.200,00 finalizzata all’allestimento di stands di prodotti tipici locali nell’ambito di manifestazioni popolari.

Fonte: Michele Annese