E’ stata costituita in provincia, la terza Unione dei Comuni secondo quanto prevede l’art. 32 del Testo Unico 267/2000, tra i Comuni di Crispiano, Massafra e Statte.
Rappresentanti del Comune di Crispiano sono stati eletti i consiglieri dott. Donato Greco (Presidente del Consiglio Comunale di Crispiano), dr. Orazio Massafra della Margherita e dott. Tommaso Chisena dell’Udc.
Presidente di turno è il sindaco di Crispiano dott. Giuseppe Laddomada, promotore del progetto.
L’Unione dei Comuni come è noto, viene costituita nel rispetto delle norme della Costituzione, della Carta Europea delle autonomie locali, dell – ordinamento sulle autonomie locali e dello statuto; persegue l – autogoverno e promuove lo sviluppo delle comunità comunali che la costituiscono, concorrendo al rinnovamento della società e dello Stato.
L – Unione, con riguardo alle proprie attribuzioni, rappresenta le comunità di coloro che risiedono nel territorio che la delimita, di cui concorre a curare gli interessi e promuovere lo sviluppo.
Essa partecipa alla determinazione degli obiettivi contenuti nei piani e programmi comunali, della Provincia, della Regione, dello Stato e dell – Unione Europea e provvede, per quanto di propria competenza, alla loro specificazione ed attuazione della prospettiva finalistica.
Sono obiettivi prioritari dell – Unione migliorare e ottimizzare la qualità di tutti i servizi erogati nei singoli comuni ed ottimizzare le risorse economico-finanziarie, umane e strumentali, esercitandoli in forme unificate; promuovere e concorrere allo sviluppo socio-economico dell – unione dei comuni favorendo la partecipazione dell – iniziativa economica dei soggetti pubblici e privati e alla realizzazione di strutture di interesse generale compatibili con le risorse ambientali; favorire la qualità della vita della propria popolazione, per meglio rispondere alle esigenze occorrenti al completo sviluppo della persona; armonizzare l – esercizio delle funzioni e dei servizi attribuiti, con le esigenze generali dei cittadini, assicurando un uso equo delle risorse; esercitare un – efficace influenza sugli organismi sovracomunali che gestiscono servizi di competenza dell – Unione o dei Comuni; ampliare il numero delle funzioni e dei servizi rispetto a quelli prima gestiti dai singoli Comuni, assicurandone l – efficienza e la maggiore economicità a vantaggio della collettività.
La sede legale dell – Unione è inizialmente individuata nel Palazzo Municipale del Comune di Massafra, salvo diversa determinazione del Consiglio dell – Unione.
Gli organi e gli uffici dell – Unione possono essere ubicati anche in sedi diverse, purchè ricomprese nell – ambito del territorio che la delimita, che assumono il carattere di sedi operative sotto il profilo logistico e funzionale.
La pubblicazione degli atti avviene presso la sede legale; per opportuna trasparenza e informativa, tali atti andranno affissi anche negli albi pretori dei comuni dell – Unione.
L – Unione può dotarsi, con delibera consiliare, di un proprio stemma e di un proprio gonfalone, le cui riproduzioni ed uso sono consentiti previa autorizzazione del Presidente, sentita la Giunta dell – Unione.
I Comuni possono attribuire all – Unione l – esercizio di ogni funzione amministrativa propria o ad essi delegata, nonchè la gestione diretta o, indiretta di servizi pubblici locali riguardanti la generalità della popolazione dell – Unione, tra i quali i servizi ambientali in genere, compresa la raccolta dei rifiuti solidi urbani e quella differenziata; servizio idrico ed acquedottistico, rete fognaria e depurazione, manutenzione verde pubblico; iniziative nel comparto degli insediamenti produttivi dell – agricoltura, commercio, artigianato, industria con eventuali partecipazioni e/o costituzioni di società miste pubblico-private e di cosiddetti – pacchetti localizzativi – in coerenza per quanto possibile, con la pianificazione territoriale a scala provinciale; la riscossione diretta dei tributi; la lotta al randagismo; servizi tecnici e urbanistici, contabili e finanziari, demografici e statistici e quelli attinenti la gestione del personale, la meccanizzazione ed informatizzazione degli uffici; i servizi di promozione turistica; valorizzazione dei beni culturali., ambientali, storici, architettonici e librari; polizia locale; sportello unico per attività produttive; manutenzioni e pulizia immobili; servizi sociali e scolastici (scuolabus e mensa); piani urbanistici intercomunali; i servizi di trasporto intercomunali e mobilità; l’ufficio legale; la promozione e istituzione di parchi eolici e fotovoltaici; il nucleo di valutazione; revisori dei conti; affissioni pubbliche; tesoreria; difensore civico; protezione civile; catasto urbano e terreni; e la gestione degli appalti di servizi, forniture ed opere pubbliche di interesse dell – Unione.
L’iniziativa come abbiamo detto è stata del Sindaco Laddomada e sicuramente rappresenterà una notevole risorsa per i Comuni che hanno aderito e per quelli che in futuro vorranno associarsi.
L’importante però, è che non si sia costituito un nuovo Ente con potenzialità enormi e che nella realtà, diventi un altro carrozzone con sperpero di denaro pubblico.
L’Unione dovrebbe soprattutto riuscire ad innovare le tecnologie, superare le carenze di ordine professionale e cogliere le opportunità di finanziamento per ottimizzare il numero delle funzioni e dei servizi rispetto alle esigenze della collettività; favorire la qualità della vita della propria popolazione e concorrere allo sviluppo socio-economico favorendo la partecipazione di soggetti pubblici e privati.
E’ un modo anche per cominciare a superare i campanilismi mettendo insieme le potenzialità reali dei singoli Comuni, pur mantenendo la propria identità culturale, storica e politica.
Fonte: Michele Annese