CRISPIANO – Quanto guadagnano i politici locali, e soprattutto gli amministratori chiamati a gestire le sorti del Comune, e di riflesso, anche del paese?
Una delibera della giunta comunale di alcune settimane fa – approvata all’unanimità dei suoi componenti – rende conto delle indennità d funzione percepite mensilmente da sindaco ed assessori comunali.
Crispiano continuerà a spendere, ogni mese, otto mila euro (per la precisione 8.038,32 euro), ma con una nuova ripartizione: il sindaco Laddomada duemila e trentaquattro euro (nel 2003, ad inizio mandato, ne percepiva 400,00 euro di più). Magazzino (vice e assessore) avrà poco più di mille euro ogni trenta giorni.
874,62 euro porteranno a casa gli assessori Cito, Luccarelli e Pentassuglia. 492 euro e spiccioli gli assessori Sforza, Santoro e Di Roma (questi ultimi due dipendenti pubblici e presso i loro uffici parzialmente in servizio).
Attenzione a trarre conclusioni. In realtà, da qualche giorno valgono queste cifre così “ribassate”. Gli emolumenti garantiti al personale politico erano fino ad ora più alti. Il primo cittadino guadagnava trecento euro in più nel 2006. Il vice Magazzino centocinquanta euro in più, e circa centotrenta euro in più gli assessori Cito, Luccarelli e Pentassuglia.
Un primo taglio fu fatto a quelle cifre qualche mese fa quando entrò in ruolo il nuovo assessore Carlo Sforza. La scelta dell’Amministrazione crispianese fu allora quella, leggiamo nella delibera, di lasciare invariata la spesa comunale. Ora è la volta dell’entrata in funzione dell’Unione tra comuni che ha reso necessario questo secondo ribasso. Nel giro di pochi mesi. La cifra risparmiata ogni mese, 874 euro, servirà a coprire l’indennità di funzione per il sindaco e il suo delegato, Denino Greco, impegnato nella carica di presidente dell’Unione intercomunale che ha messo insieme dal 2007 Statte, Massafra e Crispiano. Lo stesso Greco, però, in qualità di presidente del Consiglio comunale crispianese, per sua scelta non percepisce alcunché.
Così, a ridosso dell’1 maggio, un pensiero va riservato anche ai lavoratori della politica locale. Fare politica a Crispiano conviene? Ci riserviamo un’unica riflessione. Se quegli emolumenti non ci fossero sarebbe anche peggio. Significherebbe lasciare campo libero, nella politica, solo a benestanti e pensionati (con pensione). Qualche volta, in tempi di feroce ed utile attacco agli sprechi quotidiani dell’amministrazione pubblica, conviene pensare bene alle conseguenze.
Fonte: Cataldo Zappulla