VINI MASSERIA MITA

Nuovo investimento nel territorio de “Le cento masserie di Crispiano”. Vino e olio pregiati vengono prodotti alla masseria Mita, in contrada Foresta (www.masseriamita.it – tel. 3933303587).
L’iniziativa è dei proprietari dell’Azienda viticola-olivicola Imperatrice, che si trova nel cuore della Murgia sulla via che dall’Orimini porta a Grottaglie.
Un rosso rubino di 13,50 percento vol. ottenuto dalle uve di Negroamaro, che presenta – dice l’elegante etichetta – note floreali e speziate tipiche; un vino bianco di 13,50 percento vol. ottenuto da uve di chardonnay “dal colore paglierino con riflessi verdolini, presenta note floreali e fruttate” e un olio extravergine d’oliva, prodotto sempre nella masseria Mita. Anche in questo caso una originale etichetta, con su riprodotto il meraviglioso tratturo di ingresso della masseria, dice che è un “olio d’oliva di categoria superiore ottenuto direttamente dalle olive e unicamente mediante procedimenti meccanici. Un olio extravergine dalle grandi qualità, ottenuto da un attenta selezione delle olive raccolte a mano, al giusto grado di maturazione. La spremitura viene effettuata a freddo poche ore dopo la raccolta. Olio dal sapore netto, si abbina su piatti caldi o freddi esaltandone la propria tipicità”.
Chi vorrà verificare la bontà di questi nuovi prodotti del nostro territorio, domenica 6 maggio, per l’intera giornata, l’Azienda sarà presente al convegno sul turismo, organizzato dalla Comunità Montana della Murgia Tarantina, che si terrà a Mottola, presso la Masseria Dolce Morso (S.S. 100 Mottola – S. Basilio); la cerimonia di inaugurazione si svolgerà alle ore 10,30 con la partecipazione dell’assessore regionale Massimo Ostillio, dell’assessore provinciale Michele Conserva, dei sindaci del territorio montano Quero, Tamburrano, Cristella, Ressa, Laddomada, Montanaro, Petrera, Marangi e del commissario di Castellaneta dott.ssa Paola Galeone. Interverranno inoltre i presidenti provinciali della Coldiretti Nigro, della Cia Spagnolo, della Confagricoltura Giovinazzi, il progettista del restauro della masseria Carmelo Schiattone e il presidente della Comunità Montana Arcangelo Rizzi per le conclusioni.
Al termine del convegno tutti gli intervenuti potranno visitare i trulli destinati a Centro di promozione e di Accoglienza turistica, ricevere informazioni e depliants promozionali e gustare i prodotti tipici che saranno offerti dagli operatori economici e dai Comuni partecipanti, tra i quali ci saranno il Comune di Crispiano con la macelleria Orazio e come già detto, con l’Azienda viticola-olivicola della masseria Mita.
Nel secondo volume dell’opera “Crispiano-miscellanea”,edita dal Comune di Crispiano ( p. 568, anno 1992), il compianto don Sebastiano Fattizzo, a proposito della masseria Mita, dice: “L’edificio si presenta grande e bello, ed un tempo appartenne al Monastero della Purità di Martina Franca: nel 1742 era già di sua proprietà. Il nome stimo gli è stato attribuito per la presenza nel luogo dell’uccello “Mita”, ossia la “gazza” da tutti conosciuta e detta “ladra”; oppure gli è stato dato dai molti mucchi di covoni di frumento, che similmente si chiamano “mita-meta”: il terreno seminativo della massaria ne è conferma”.
Nel catalogo de “Le cento masserie di Crispiano” (Comune di Crispiano, Arteambiente, 1988, pp. 352 ft. a colori 600) la splendida costruzione è riportata con il numero d’inventario 75, ubicata in contrada Mita, proprietario eredi sac. Antonio D’Aversa (proprietari attuali coniugi Maria e Vincenzo Imperatrice), tipologia: a corte chiusa, epoca di costruzione: XVI sec., produzione: seminativo, beni artistici: cappella.

Fonte: Michele Annese