CRISPIANO – Da tre secoli è sempre lì, nella usa piccola casa di via San Michele, nel quartiere Africana-San Francesco di Crispiano. Nonna Maria Giovanna Marangi ieri ha compiuto centonove primavere.
La trisnonna, lucida e vispa come una ragazzina, stupisce ancora per le sue battute, la voglia di vivere, il modo di gesticolare con le mani ossute, che volteggiano in aria disegnando nodi invisibili tra tre secoli: nacque nel 1898, visse tutto il Novecento duro e barbaro, secolo di guerre, scoperte e invenzioni. Sta vivendo i primi anni del Ventunesimo secolo, in tempo per dire “io c’ero”, in tempo per trasmettere ai suoi eredi il bagaglio di conoscenze, di dolore, di fatica quotidiana nel duro lavoro dei campi. Pur essendo confinata negli ultimi anni su una sedia a rotelle in questo vicoletto di Crispiano, sta scoprendo di avere tanti nuovi amici. Tutti quelli che anche ieri sera non hanno perso l’occasione per festeggiarla, anche chi per tanti decenni non sapeva neppure di avere vicino casa una bella signora così simpatica e l’ha scoperto solo ora, quando il tempo stringe, comunicare con lei diventa sempre una piccola sfida con la vecchiaia. Se la merita tutta la festicciola di compleanno la signora Marangi, che di sofferenze ne ha viste tante. Il vero inferno è qui sulla terra, dal caldo che non perdona in giornate estive come queste, alla vita che spesso è troppo breve: così, Maria Giovanna, contadina per oltre novant’anni, ha visto andar via negli ultimi decenni il marito, diversi figli, vicini di casa, conoscenti.
L’omaggio voluto dalla figlia, dai nipoti, da alcuni cari amici di famiglia e dall’Amministrazione comunale crispianese, è ruotato come al solito nella piccola sorpresa della Banda municipale che ha risalito la stradina sul colle crispianese rendendo ancora più bella questa ricorrenza con le sue musiche allegre. Ieri sera quasi non bastava la piccola via del centro cittadino per accogliere i mazzi di fiore, i regali, il rinfresco e le numerose persone accorse per nonna Maria Giovanna.
L’incanto si è ripetuto di nuovo, il miracolo della vita che si ostina a dare fiato alla signora Marangi è stato ancora una volta degnamente celebrato. Allora arrivederci Maria Giovanna, arrivederci all’anno prossimo, quando di anni ne compirai ben centodieci e sarà una notiziona da raccontare con orgoglio a tutta l’Italia.
Fonte: Cataldo Zappulla