CRISPIANO – Un appello urgente è stato diramato nei giorni scorsi dall’associazione Arci nazionale, la più grande organizzazione di volontariato italiana che quest’anno compie cinquant’anni: “A Gaza i cecchini delle fazioni armate hanno sparato su una manifestazione pacifista che chiedeva la fine delle violenze. Un ragazzo è stato ucciso. Si chiamava Shadi, lavorava con il REC, l’associazione palestinese che opera con i bambini di Gaza che l’Arci italiana sostene da anni, in particolare grazie al lavoro quotidiano dei circoli e dei comitati pugliesi (Grottaglie in particolare). Shadi aveva 20 anni e faceva il clown per i bambini. Preghiamo tutti coloro che possono di stampare questa breve biografia di shadi e di appenderlo nelle sedi e nei circoli, di farne copie e distribuirle nelle tante iniziative che abbiamo in programma in tutte le regioni italiane”.
Bandiere dell’associazione a mezz’asta, manifestini sparsi nelle sedi associative, così i circoli Arci di tutta Italia hanno accolto questo drammatico appello. Così sta facendo in questi giorni il circolo crispianese dell’Arci.
“Shaadi, palestinese, è morto alcuni giorni fa a Gaza, ucciso dal fuoco di cecchini del suo stesso popolo.
Aveva percorso le vie di una città terrorizzata e attonita per chiedere la fine delle violenze in una manifestazione pacifista che ha osato sfidare il dominio delle fazioni armate.
Aveva 20 anni. Lavorava con il REC, associazione palestinese che da anni sta a fianco dei bambini di Gaza costretti a sopravvivere nell’inferno di una città occupata, assediata, isolata, ridotta alla miseria estrema.
Quaranta anni di occupazione israeliana uniti alla complicità e all’ignavia di una comunità internazionale che è riuscita a deludere tutte le speranze di pace e di giustizia, hanno prodotto l’unico risultato possibile: sulla devastazione sociale ha attecchito la devastazione politica, etica e morale.
Shaadi faceva il clown. Ogni giorno, provava a regalare un sorriso a i bambini e le bambine a cui è negato da generazioni il diritto all’infanzia. Noi, che sosteniamo il REC con l’impegno quotidiano dei nostri circoli e dei nostri soci, inchiniamo le nostre bandiere arcobaleno davanti alla vita e alla morte di un vero partigiano della pace.
Ricorderemo Shaadi nelle nostre sedi e nelle nostre iniziative. Anche in suo nome, chiediamo all’Europa di svegliarsi finalmente dal sonno che genera mostri e di muoversi per fermare il disastro in Palestina.
Al Governo del nostro paese chiediamo di dare ora un segnale forte e inequivocabile che rompa il silenzio assordante del mondo. Non c’è più tempo. Il tempo è ora”.
Fonte: Cataldo Zappulla