CENTENARIO CARMELA FRAGNELLI

Il 7 giugno Carmela Fragnelli compie felicemente 100 anni.
A festeggiarla saranno 7 figli (Italia, Giovanna, Maria, Marianna, Giselda, Giovanni e Romana Caputo), i generi, i venti nipoti e i ventotto pronipoti (con il ventinovesimo che si accinge ad arrivare dal lontano Oriente).
Tutti con l’ansia e la gioia di vederla spegnere la centesima candelina e gridarle con tutto il cuore: “ – grazie mamma, continua ad essere ancora la nostra guida e la nostra speranza e ti auguriamo un mondo di bene!”
Carmela che per l’occasione indosserà un elegante abito regalato dai figli, ha raggiunto l’ambito traguardo in piena forma e vive felicemente tra l’amore e l’armonia dei suoi numerosi congiunti; con il viso sereno e gli occhi vivaci, gode l’armonia di tutti i suoi figli che esprimono orgogliosi, l’affetto della propria madre, ripercorrendo, non senza emozione, la vita di una persona esemplare, affettuosa e coraggiosa.
“L – emozione è ancora più grande – scrivono i figli – se la propria madre è alla soglia del secolo come la nostra e tuttavia ancora bella e sorridente con le sue battute quando la domenica pomeriggio ci ritroviamo attorno a lei con le nostre famiglie. !n quelle occasioni è bello richiamare alla memoria i ricordi della nostra infanzia: ripensandoci, non doveva essere facile a quei tempi portare avanti una famiglia con sette bambini piccoli, ma mamma, il pilastro della nostra casa, si prendeva cura di noi, accontentandoci come poteva, cucendoci i vestitini e persino le bambole di pezza, dal momento che eravamo sei femminucce, poiché papà non si rassegnava a cercare il maschietto… (e dopo dodici anni e mezzo finalmente si avverò il suo desiderio ed arrivò il loro Giovanni Paolo!)”.
“È dolce per noi – essi proseguono – ricordare le premure di mamma che volendo che imparassimo qualcosa, provvide a mandarci prima a scuola e poi dalle suore dell – asilo – Sacra famiglia – , per incominciare a mettere i primi punti da ricamo. Poi, diventate più grandicelle, imparammo a rimboccarci le maniche e ad aiutare, come si suol dire, la baracca: eravamo complici l – una dell – altra, facevamo progetti per la casa e ci consigliavamo sul nostro abbigliamento ma ci piaceva sempre chiedere il parere di mamma. E così siamo andati avanti con tanta allegria e felicità. Cos – altro aggiungere? Un pensiero speciale va anche a papà che nel triste periodo dei dopoguerra con immensi sacrifici non ci fece mancare nulla e anche se sono ormai 32 anni che non è più con noi, è sempre vivo nei nostri cuori e soprattutto in quello di mamma”.
Al coro degli auguri uniamo anche il nostro, con l’auspicio che la simpatica Carmela, possa raggiungere traguardi sempre più significativi.

Fonte: Michele Annese