MINACCE DS

Ancora una volta la cronaca locale è costretta a registrare un atto vandalico di stampo razzista e xenofoba “ad opera di qualche ignorante e reazionario (nel vero senso della pa-rola)”.
E’ assurdo che succedono queste cose in un paese che vanta la sua tranquillità e la sua civiltà , anche se è doveroso che l’azione di un singolo esaltato non può e non deve pena-lizzare l’immagine di una comunità che sicuramente non condivide questa “violenza politi-ca”.
Per la verità occorre dire che il paese durante le ore notturne ha bisogno di una maggiore sorveglianza da parte delle forze dell’ordine e in molte zone, necessita il potenziamento dell’illuminazione pubblica.
C’è anche da osservare, che le precedenti scritte vandaliche restano “religiosamente con-servate” come lapidi di atti eroici, tra l’incuria di chi è tenuto, per il decoro della cittadina, a cancellarle nell’immediatezza dell’evento.
“Al rogo come gli ebrei ”, è questa la scritta che da qualche giorno è impressa sulle pareti di via Silvio Pellico della sezione dei Ds di Crispiano. Episodio regolarmente denunciato alla locale Caserma dei Carabinieri.
“Non conta chi sia stato – dice il comunicato stampa della Segreteria dei Democratici di Sinistra – Unità di base di Crispiano – ne che si sia imbrattato un muro, tutto questo passa in secondo piano”.
“Di fronte a quelle poche parole e simboli che richiamano anni tristi per l’intera umanità – prosegue il comunicato – viene da chiedersi se sia possibile che si possa non conoscere neppure a grandi linee la storia, che non si capisca quello che si stia scrivendo, che non ci sia la consapevolezza della memoria. Fa rabbia e tristezza che ancora oggi nel mondo e ancor più a Crispiano accadano episodi di questa natura che sono irrispettosi della soffe-renza di milioni di uomini, donne e bambini che sono morti per capriccio e malsani obietti-vi. Non possiamo lasciarci andare a considerazioni come: “sono ragazzate”, ma dobbiamo interrogarci sulle responsabilità che ha ognuno di noi. Nella società della televisione, dei reality e della Playstation, in questa società dove si elogia il successo, il mercato e la bas-sa cultura e’ importante creare una rete di rapporti e relazioni con tutti gli attori che concor-rono alla crescita dei nostri ragazzi perché con la famiglia (che da sola non basta), la scuola (che è in crisi), le istituzioni (troppo spesso lontane dalla vita urbana), le parrocchie , le associazioni, i partiti si ricominci ad “educare”. Educare al rispetto delle persone, delle cose, e della diversità. Educare alla solidarietà. Educare ai grandi valori di una società che si definisce civile”.
“Pertanto – aggiungono i Ds di Crispiano – invitiamo l’Amministrazione Comunale ad aumentare il livello di attenzione nei confronti delle nuove generazioni con iniziative e pro-gettualità mirate. Auspichiamo con senso auto-critico che i partiti e in particolare il nuovo Partito Democratico tornino a svolgere un azione di promozione e sensibilizzazione verso ogni tematica che possa contribuire alla crescita civile e morale di tutti i cittadini. Infine condanniamo questi atti, siano essi di matrice di destra o di sinistra e lanciamo un appello a coloro i quali si sono macchiati di questo gesto affinché valutino seriamente se la soddi-sfazione, l’impegno e il tempo impiegato nel compiere tale violenza valgano tanto, quanto quello che avrebbero potuto spendere al servizio della propria comunità”.

Fonte: Michele Annese