PROTESTA LE CASELLE

Una dura condanna alla burocrazia “arrogante e cinica” capace di vanificare gli sforzi di operatori locali verso il miglioramento delle infrastrutture e dell’economia crispianese, è stata resa nota con un manifesto pubblico indirizzato al sig. Prefetto di Taranto e firmato dal Comitato spontaneo per la difesa del Pis; dall’Associazione Commercianti, dall’Associazione Piccole Imprese, dal Consorzio Le Caselle; dall’Associazione Pro Loco, dall’Arci e dall’Usd Crispiano.
“Esiste a Crispiano – si legge nel documento – un gruppo di imprenditori che ha superato i personalismi e le diffidenze di sempre e si è unito per raggiungere obiettivi comuni; esiste a Crispiano un gruppo di imprenditori che, per primi nel Sud Italia, riesce ad elaborare una proposta insediativa rispettosa dell’ambiente (Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata – D.lgs 112/98); esiste a Crispiano un gruppo di imprenditori che riesce ad elaborare una proposta insediativa che si classifica al primo posto nella graduatoria del Pon Pia Networking (Programma Operativo Nazionale); esiste a Crispiano un gruppo di imprenditori che riesce ad elaborare una proposta insediativa per la quale non si chiedono contributi al Comune, anzi, rappresenta essa stessa un formidabile cespite, per le casse comunali (costo di costruzione, Ici)”.
“Esiste a Crispiano – prosegue con durezza il testo – anche una burocrazia arrogante e cinica capace si vanificare tutti questi sforzi e questi risultati”.
“I cittadini, le forze politiche, le forze sociali, sono chiamate a sostenere il progetto Pis del Consorzio “Le Caselle” ed impedire che gli esaltanti risultati conseguiti, cadano nel nulla, primi fra tutti i contributi ottenuti dallo Stato”.
I firmatari esasperati chiedono di difendere il Pis, autentica occasione di sviluppo delle aziende e dell’intero territorio e formidabile impulso all’occupazione.

Fonte: Michele Annese