“Cagnara sul colle”

Crispiano torna in Tv con il format televisivo “Cagnara sul colle”.
La sit-com è stata ideata da Gaetano Colella e Gianfranco Berardi e sarà recitata, oltre che dai due attori crispianesi, anche da Marco D’Amore, attore casertano, Angela Lurilli, attrice di Bari affermata nel teatro, e Raffaele Zanframundo. La sceneggiatura è di Francesco Ghiacchio che ne cura anche la regia, mentre le riprese, che si svolgeranno nei giorni 17 e 18 settembre, sono a cura di Gianni Giacovelli. Le location sono ambientate negli interni del Comune di Crispiano, che ha gentilmente offerto la propria Sala Consiliare alla troupe per le riprese, e negli esterni del Borgo di San Simone, ideale dal punto di vista della sua conformazione per rappresentare “Cagnara sul Colle”.
Dopo il successo radiofonico andato in onda a gennaio 2007 su Rai Radio 2, nel ciclo “Luoghi non comuni”, Gaetano Colella e Gianfranco Berardi portano sul piccolo schermo la puntata zero dello stesso fortunato sceneggiato. L’idea infatti è quella di far diventare televisivo lo sceneggiato che fino ad ora è stato solo radiofonico, al fine di allettare l’interesse delle emittenti televisive sia della Tv via cavo che di quella satellitare.
Già nei mesi passati era cresciuta la curiosità di alcuni operatori della televisione intorno a questa bizzarra sit-com che tratta di un fantomatico paesino della provincia italiana che conta poco più di duecento abitanti, “Cagnara” per l’appunto, e dei suoi protagonisti ovvero i personaggi del consiglio comunale che, con i loro modi di fare e le loro ambizioni quasi fumettistiche, si muovono al limite fra la farsa e il satirico nello sterminato mondo della politica e del “popolare”. Essendo infatti il paese estremamente piccolo, i rappresentanti cittadini non sono che quattro in tutto, ovvero il sindaco, il suo vice, un assessore e un consigliere dell’opposizione.
La ristrettezza della propria dimensione però non fa mancare ai protagonisti un certo modo di pensare e di agire in grande, assumendo quel tipico atteggiamento del potere che la politica talvolta assume, che stride con la realtà circostante. Accade perciò che il vice-sindaco voglia la Notte Bianca di Cagnara, anche se questa non ha ne musei, ne teatri, ne piazze; oppure che si scatenino bagarre sulla decisione del Sindaco di farsi una sauna personale accanto alla sala consiliare, “per vivere più serenamente la vita politica inquinata dalle liti…”.
Immagino che al termine nei titoli di coda verrà fatta scorrere la solita frase di rito “Riferimenti a personaggi, fatti, luoghi e conversazioni reali, sono puramente casuali”.

Fonte: Michele Annese