Completato il progetto di irrigazione nelle campagne di Crispiano. Con l’apertura di uno dei punti di irrigazione della rete idrica occidentale in contrada Vallenza, il sindaco Laddomada in conferenza stampa convocata sul luogo, ha espresso la sua soddisfazione per il servizio reso agli operatori del settore agricolo. Un investimento di 300 mila euro, ottenuto con la contrazione di un mutuo da parte dell’Amministrazione comunale, per la realizzazione di 20 Km. di rete idrica interrata, che attraversa gli insediamenti produttivi (7,50 Km sul versante occidentale, nelle contrade Valenza, Pizzica, Cacciagualani, Triglie; 13 Km su quello orientale, nelle contrade Belmonte, Le Pezze, Carmine).
A questa rete fissa potranno accedere gli operatori delle masserie e gli agricoltori che ne faranno richiesta, collegandosi attraverso i bocchettoni più vicini al loro terreno.
Una convenzione con l’Ente irrigazione della Regione Puglia, che ha preso in gestione il servizio di distribuzione idrica, prevederà una riduzione del costo orario dell’acqua per gli agricoltori, da 15 euro all’ora si passerà a 10 euro.
In passato, ha ricordato il sindaco, per le aziende agricole e zootecniche non raggiunte dalla rete di distribuzione, l’approvvigionamento idrico era garantito dai pozzi artesiani (3 a occidente, 4 a oriente), ora il completamento del progetto consentirà il collegamento della rete con la canalizzazione dei pozzi, migliorando così l’irrigazione delle campagne. “Sarebbe auspicabile continuare questo progetto e raggiungere altre contrade del territorio, ma questo prevede ulteriori impegni, che solo la riconferma del mandato di sindaco potrebbe concretizzare”, ha concluso Laddomada. Soddisfazione è stata anche espressa dagli operatori del settore agricolo, presenti all’inaugurazione dell’apertura della rete. Compiaciuto anche il tecnico Marco Leone, responsabile dell’Ente regionale che segue i lavori, il quale ha sottolineato l’impegno del sindaco di Crispiano, un o dei pochi della Provincia, a venire incontro alle richieste degli agricoltori, penalizzati dalla crisi del settore e da lunghi periodi di siccità.
Fonte: Silvia Laddomada