Comitato di Quartiere “Crispianello”

“L’amministrazione comunale non tutela la salute dei nostri figli”; è la denuncia che il libero comitato di quartiere “Crispianello” fa dopo aver preso atto che la Giunta Laddomada non ha fatto nulla per evitare che si istallasse un’antenna di telefonia mobile sulla casa di un privato in via Mesole, a meno di 80 mt dall’Istituto scolastico comprensivo “Giovanni XXIII”.
“Tanti bambini e studenti di scuole superiori ospiti del comprensorio sono a rischio – dice il Comitato – e quello che ha fatto insospettire e indispettire i cittadini del vicinato e i genitori, è stato il camuffamento dell’antenna, nascosta in una canna fumaria”.
“La risposta del Sindaco è stata: «ho le mani legate» per cui nasce la domanda: perché questa amministrazione fallimentare ha calpestato una delibera esistente che vieta l’istallazione di ogni antenna di telefonia in area urbana?”
“I componenti del comitato – è scritto nel documento a firma di Maria Cavani – andranno avanti per fare luce sui troppi punti interrogativi, ponendo in essere una raccolta firme e una manifestazione di protesta che si è svolta lunedì scorso davanti ai cancelli della scuola”.
In merito è stata presentata dal consigliere comunale Pietro Ettorre, un’interrogazione a risposta orale con si chiede: “se sono state utilizzate tutte le norme e prescrizioni previste dal Regolamento Comunale per l’installazione di impianti di radiocomunicazione approvato con Deliberazione n°11 del 02/03/2007; se nell’azione amministrativa si è usato il principio di precauzione al fine di minimizzare l’esposizione della popolazione ai sospettati rischi derivanti da inquinamento elettromagnetico; se si ritiene di aver tenuto nei confronti della cittadinanza interessata un comportamento idoneo a recepire le giuste preoccupazioni; se non ritiene che l’Amministrazione possa avvalersi delle norme fatte appositamente inserire nel regolamento per convincere i gestori di telefonia ad usare maggiore attenzione nei confronti della popolazione residente; infine, se quanto sopra richiesto non è stato rispettato, come si pensa di agire al fine di porre fine alle legittime aspettative e preoccupazioni della cittadinanza amministrata”.
Ettorre ha ribadito che “tale installazione ha suscitato notevole e legittima preoccupazione nei genitori degli alunni frequentanti tale Istituzione Scolastica nonché nei concittadini residenti nella zona. Considerato che di tale installazione i Consiglieri Comunali e la popolazione interessata sono venuti a conoscenza, per caso e solo a cose fatte, anche per la particolare cura e tempistica utilizzata per mimetizzare il manufatto (ha infatti la forma di un camino)”.

Fonte: Michele Annese