La Biblioteca Civica “C. Natale” di Crispiano è la prima in Puglia ad essere stata trasformata in “Istituzione”, forma giuridica di autonomia gestionale, prevista dall’art. 113 del decreto lgl. del 18 agosto 2000, n. 267. Un traguardo, voluto dall’amministrazione Laddomada, dopo 40 anni di attività di spicco, svolta come centro di informazione e di formazione e di promozione turistica del territorio. La deliberazione di approvazione del Regolamento di funzionamento porta la data del 30 novembre 2007, n. 65.
L’avventura culturale, com’è noto inizio nel 1965 con la donazione di 3000 volumi, oltre agli scaffali, tavoli e sedie in legno, fatta dal concittadino ing. Carlo Natale. Seguì una dotazione da parte del Ministero della Pubblica Istruzione, di libri( 300.000 lire, nel 1968) e poi di scaffalature in metallo, espositori, tavoli, sedie e poltrone, per un valore di oltre 20 milioni, ricevuti nel 1976. Ammessa al prestito con le biblioteche nazionali, con decreto ministeriale del luglio 1968; distintasi subito per la sua presenza sul territorio, ricevette il 1° premio nazionale (un milione vecchie lire), nel 1971; 2° premio di £.500.000 per il concorso “Una biblioteca al servizio della Comunità” dell’Ente Nazionale Biblioteche, nel 1972; Premio Testimonianza Medaglia d’oro di Nuove Proposte, assegnato nella Sala Pompeo del Consiglio di Stato, a Roma il 12 maggio del 2000; premio presepiario nel 1997; mensione speciale per l’opera di valorizzazione del proprio patrimonio architettonico assegnato dalla giuria del premio Montecelio di Roma, per la comunicazione pubblica nell’anno 1999; numerosi riconoscimenti nazionali ed internazionali da parte di organismi istituzionali, universitari, culturali e privati cittadini.
Attualmente possiede 35.000 volumi, una mediateca di “eccellenza” con 32 postazioni e annesse zone warless, un centro studi montaliano convenzionato con l’università di Lecce, 3 sedi distaccate (la quarta è prossima l’apertura alla frazione di S. Simone) in cui funzionano la Sezione Ragazzi, l’Emeroteca, l’Archivio storico comunale e i corsi di preparazione agli esami scolastici e di arricchimento culturale, che la biblioteca di Crispiano svolge da oltre 30 anni. Oltre 25.000 presenze annue, 2000 prestiti, 100 testate, di cui 24 quotidiani. Dal 1978 pubblica il Notiziario “Nuovi Incontri” e nello stesso anno la biblioteca avviò il noto progetto de “Le cento masserie di Crispiano”, producendo 6000 documenti fotografici e numerosi videi, utilizzati per allestire la mega-mostra de “Le cento masserie” alla masseria Le Mesole, sei pubblicazioni più due in corso di stampa. Numerosi le collaborazioni ricevute e i traguardi raggiunti con il supporto delle Scuole e delle Associazioni locali.
Il riconoscimento giuridico come “Istituzione” della Biblioteca di Crispiano rappresenta per l’assessore Cosimo Di Roma un ulteriore premio a tutti gli operatori e collaboratori per l’ottimo lavoro svolto in tanti anni e la risposta ai tanti bisogni di servizi culturali richiesti dai numerosi frequentanti il Centro culturale.
Ora la Biblioteca di Crispiano, dovrà continuare a camminare da sola con un Consiglio di Amministrazione presieduto dall’Assessore alla Cultura delegato dal Sindaco e dai consiglieri per la maggioranza e per la minoranza, oltre al direttore della stessa biblioteca. Avrà un proprio bilancio che sarà gestito autonomamente con i fondi del Comune, della Provincia, della Regione e di privati; potrà beneficiare di sponsor e di lasciti. Il personale continuerà ad avere lo stato giuridico ed economico di dipendente comunale.
La finalità del neo organismo è quello di garantire la pubblica lettura, la messa a disposizione di mezzi di informazione e strumenti di conoscenza; tutelare e rendere accessibile il patrimonio librario e documentario di cui dispone, favorendo in tal modo la divulgazione e la ricerca scientifica; promuovere l’informazione culturale nell’ambito delle proprie competenze istituzionali, anche in collaborazione con latri soggetti; promuovere e organizzare manifestazioni culturali di interesse locale oltre che turistiche e di salvaguardia dei beni culturali, storici e ambientali; gestire l’archivio storico comunale il centro culturale polifunzionale e svolgere corsi di formazione e di arricchimento culturale, musicale, linguistico e di informatica.
Fonte: Michele Annese