Cari compagni dell’Arcobaleno

Nell’autunno 2002 il locale circolo Arci convocò alcuni incontri presso la propria sede per stimolare l’unità del Centrosinistra alle Amministrative del 2003. Prevalse la linea dell’autocandidato Laddomada. Ad una condizione, si disse a sinistra: “Accerchiare il futuro sindaco”, grazie a voi, futuri assessori di sinistra. Tre mesi dopo quella vittoriosa elezione si verificò la prima di quattro crisi di giunta, con paralisi dell’attività politica esercitata per due anni con la clava.

A mandato ormai in scadenza, è giusto interrogarsi sui risultati prodotti dalla sinistra al potere. Durante la campagna elettorale del 2003, ma anche alle Provinciali del 2004, specie come Prc enunciaste concetti-valori-proposte attinenti a “partecipazione dal basso, cittadinanza attiva, rete dei nuovi municipi, ambientalismo, diritti civili”. Ricorderò questa maggioranza per molti atti legali ma inopportuni, se non deplorevoli: l’adesione monca al Parco delle Gravine, la tuttora pessima gestione della raccolta differenziata, l’accanimento contro i lavoratori ex Lsu, le figuracce plurime sul difensore civico, il nepotismo del servizio civile, lo strano caso dell’affitto della Sala pubblica comunale, le millanterie sul “parco giochi” nel quartiere Santa Maria Goretti (mai costruito ma venduto come cosa già fatta), le chiacchiere su un improbabile nuovo canile intercomunale da 300 posti (da due anni una legge regionale vieta canili superiori ai 200 posti), la ridicola coerenza tra destra e sinistra in tema di asfalto elettorale (su via Martina il giorno prima delle Regionali 2005, come in passato Liuzzi su via Sturzo), le lodi sperticate nella piazza principale a chi compie scempi ambientali (vedi ulivi secolari dell’Amastuola), associazionismo messo in difficoltà, il settore Cultura azzerato eccetto il benefico affidamento del Teatro a Lindbergh (ma questi pare vogliano già andarsene), l’assurda decisione di rendere la Biblioteca civica enclave di un potere autocratico.

Questa uscente poteva passare alla storia come la Giunta che fece il Pug (ma non avete voluto ascoltare i cittadini): passerà alla storia come la Giunta della lotta a evasione e elusione delle tasse comunali, ma gestita in maniera così confusionaria (cartelle pazze di venti euro anche per pochi centesimi arrotondati male), anche dal punto di vista comunicativo, che ai più per malizia o per incomprensione è parsa negativa.

Sempreché il Pd non vi molli per strada prima, con quale programma vi presenterete come Arcobaleno per i prossimi cinque anni? Volete reggere ancora il moccolo a Laddomada, ora alleato con Conserva, “perché queste cose in politica accadono”? Deve accadere solo nel suo modo di concepire la politica, condito da atti urgenti come “l’accorpamento urbanistico dei terreni agricoli”, dal sindaco messo gravemente ai voti di eventuali nuove maggioranze in Consiglio comunale la sera del Venerdì santo del 2005, con la processione sotto il Palazzo, perché una settimana dopo c’erano le sue Regionali. Di fatto, tre mesi dopo una sola domanda (rigettata) era giunta al Comune grazie a quella nuova delibera.

Ho le tasche piene di barzellette del tipo “il Comune è come un condominio”, “bisogna essere pragmatici”, “non abbiamo alternative”. Ferisce soprattutto la vostra mancanza di autocritica. Ragionare sulle opere e omissioni non è mai un segno di debolezza. Ripetere nervosamente che “tutto va bene”, fa il gioco delle Destre, anche di quelle culturali espresse da Laddomada e Conserva. “Compagni” di sinistra, vi siete scordati i ragionamenti sull’alternativa di società da realizzare a Crispiano? Ricordatevi almeno che la partecipazione al governo della città si giustifica per le Sinistre solo come mezzo e non fine della propria attività politica.

Stando così le cose, per la prima volta, a malincuore e con rabbia, non andrò a votare alle prossime Amministrative.

Fonte: Cataldo Zappulla