CASO CERVELLERA

La vicenda dell’uscita dalla maggioranza del consigliere Francesco Cervellera, è stata stigmatizzata dai rappresentanti locali di Forza Italia, con un documento che così recita: “A conclusione dei lavori del Consiglio Comunale di Crispiano tenutosi il 6 febbraio c.a. per discutere e approvare un ordine del giorno inerente i problemi di funzionalità del Locale Ufficio Postale, esprimiamo al Consigliere Comunale già Capogruppo della Margherita (eletto nella Maggioranza di centro-sinistra) Francesco Cervellera la piena solidarietà umana e politica. È grave, inaccettabile e antidemocratico, frutto di una stagione avvelenata dalla politica locale accusare di trasformismo e qualunquismo chi ha la semplice «colpa» di raccontare la realtà dei fatti in maniera diversa da quella rappresentata nella stessa sede dal Sindaco”.
“È incredibile – prosegue il comunicato – che dopo un intervento pacato, ma di senso opposto a quello rappresentato dalla maggioranza di centro-sinistra, seguiva una dura replica dell’assessore Luccarelli, che, non smentito successivamente da nessun componente della maggioranza, accusava lo stesso Consigliere Cervellera di essere il Dini o il Mastella della situazione, affermazioni, gravi e assolutamente fuori luogo, mirate all’unico scopo di screditare la serietà e la professionalità dello stesso Consigliere Cervellera. Non è la prima volta che capita in Consiglio Comunale a Crispiano, mentre fino a ieri «osa» parlare chiaro nella maggioranza”.
“Fatti preoccupanti dunque – dicono il capogruppo consigliere Giuseppe Bennardi e il responsabile cittadino Pasquale Arianese – che non contribuiscono a ricreare quel clima di rispetto che si deve a chi esercita il mandato di rappresentante del popolo in assoluta libertà di espressione ed azione. Prendiamo atto che dopo ilcConsigliere Ettorre anche il consigliere Cervellera abbandona la maggioranza, e concludiamo affermando con forza che Crispiano ha bisogno di riprendere a crescere nel rispetto dell’intelligenza di tutti gli interlocutori, questa è la prima regola da ripristinare nella politica locale”.

Fonte: Michele Annese