L’amico Santoro spesso induce a fare alcune riflessioni attingendo a fonti filosofiche, le cui “verità” sono oggi di grande attualità, applicate in tutti i settori della vita pubblica e privata.
Egli dice: “Etica, Morale, Verità. M.Tullio Cicerone in una sua famosa citazione diceva: il popolo vuol essere ingannato! Lo si inganni. Questa affermazione fatta mentre constatava quanto accadeva ai suoi tempi, sembra attuale anche ai nostri giorni. Infatti, da più parti si disconoscono quei presupposti spirituali di contenuto ideale che per l’uomo rappresentano l’etica , la morale e la verità. In questi primi anni del terzo millennio, difficilmente si è trovato qualcuno disposto ad intrecciare un serto e cingere il proprio intelletto con le poche sillabe che formano le tre” piccole” parole. Molto più facilmente però – da larga parte di noi tutti – si nega la loro stessa esistenza. Il caso vuole che ognuno paga direttamente con una carta di credito ormai esaurita, per cui la parola d’ordine è stata sostituita da .Gli esempi che ognuno può fare vanno incontro a quella spirale dell’inganno che conduce nei vicoli delle nostre città dove ognuno si riconosce un novello “ Narciso”, pensando che la voragine è dietro di noi, invece se aguzziamo la vista si trova davanti, in un cammino verso un Inferno che non esiste e, che solo noi possiamo costruirci. Potremmo e dovremmo tentare di porre la speranza in quegli uomini capaci di strappare quella ragnatela che ci avvolge chiamata “progresso ingannevole”. On the road (in cammino) è il caso che ognuno di noi lo pronunzi, la salvezza potrebbe essere a portata di mano, a patto che ognuno vada incontro a quella solitaria viandante che spesso stenta ad arrivare, ma si svela sempre con il proprio nome: Verità. Leonev Tolstoj nel suo romanzo “Guerra e Pace” ci ricorda: la verità è la cosa più bella che ci sia al mondo e la maggior parte di noi dovrebbe desiderare credere”.
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Fonte: Michele Annese