CRISPIANO – Giuseppe Laddomada, sindaco in carica, si ripropone alle prossime amministrative con “Uniti per Crispiano”, coalizione di centro – sinistra che vede riscendere in campo la quasi totalità degli amministratori uscenti. Tra i fondatori del locale Pd, Laddomada, 43 anni, coniugato, con due figli gemelli, di professione fa il dottore commercialista ed è anche consigliere provinciale.
-Qual è secondo lei l’attuale situazione a Crispiano?
“Dal punto di vista amministrativo abbiamo lavorato bene, anche se si poteva fare qualcosa in più e meglio. All’inizio abbiamo avuto qualche problema politico che abbiamo risolto e quindi ci siam mossi con qualche ritardo, per cui stiamo partendo adesso con i cantieri, mentre dovremmo già inaugurare le opere. Il bilancio complessivo è positivo. Sono iniziati i lavori di un parco attrezzato a San Simone e abbiamo avuto vari finanziamenti: ecomuseo, acquedotto del Triglio, asfalti fonoassorbenti, impianti fotovoltaici di pubblica illuminazione e campo sportivo. Senza dimenticare gli interventi ambientali, le numerose risposte nei servizi sociali e la stabilizzazione dei lavoratori ex Camassa.”.
-Quali sono i punti fermi del suo programma elettorale?
“Vorremmo innanzitutto completare le opere in corso di realizzare e naturalmente farne altre. Aspettiamo di capire se verrà finanziato il contratto di quartiere, aspettiamo un finanziamento per la riqualificazione di via Paisiello, vorremmo appaltare le opere di urbanizzazione dell’area Pip, la manutenzione del cinema comunale e completare il Pug, dare impulso all’eolico e chiudere il ciclo dei rifiuti”.
-Pug e zona industriale, due “vecchie” questioni per Crispiano: come saranno affrontate?
“Dopo aver dato risposte agli imprenditori localizzati in zona Alezza,con il completamento, occorre individuare una nuova area industriale a ridosso di una grande arteria, zona da espropriare e che possa calmierare i prezzi della vecchia area. Vogliamo spingere all’insediamento nella nuova zona Pip mediante una detassazione su Ici e Tarsu per gli imprenditori, a patto di insediarsi a Crispiano ed assumere manodopera locale. Per il Pug sono già terminati gli incontri di coopianificazione con la Regione. Se saremo rieletti massimo ad inizio settembre si andrà in consiglio comunale per l’adozione e dopo i tempi per la valutazione della Regione, cioè massimo 6 mesi, ci sarà l’approvazione finale”.
-La prima realizzazione se diverrà sindaco?
“Se non ci danno le somme, chiederemo il commissariamento dell’Ato”.
-Cosa risponde a chi l’accusa di non aver fatto granché durante l’attuale legislatura?
“Dobbiamo fare un raffronto tra questa Giunta e quella precedente. Con un video dimostreremo ai cittadini ciò che abbiamo fatto.”.
-Cosa pensa del suo concorrente Scialpi?
“Ha in mente un’idea di Crispiano un pochino anacronistica, perché disegna un modello che richiede delle risorse che non ci sono più. Ritengo che o illuda consapevolmente o che illuda inconsapevolmente, ma in ogni caso illude. La sua lista civica credo abbia un’incapacità di rapportarsi con qualcuno, al di là della bontà di progetti, poiché le risorse sono scarse, entrano in gioco dei meccanismi differenti, che chi ha fatto il sindaco per anni dovrebbe conoscere. Basta guadare la lista per vedere che la loro è un’operazione di conservazione della specie”.
-E di Serio?
“Ritengo che sia una persona che rappresenta la società civile, ma non ha saputo rinnovare la squadra. Perciò temo che possa rischiare di avere qualche contraccolpo e si possa impantanare tutto. In lista ci sono persone della vecchia amministrazione di centro – destra che hanno governato per 9 anni senza guardare al futuro. Noi invece lasciamo un’eredità notevole in termini di programmazione.”.
-Tre motivi per cui gli elettori dovrebbero scegliere lei e la sua lista?
“Il segno della continuità amministrativa, per portare a termine le cose importanti. La squadra è in gran parte rinnovata; il mio desiderio è che fra 5, 7, 10 anni quando finisce l’onda uno si ritiri, avendo persone che si sono formate. E poi noi abbiamo capacità, esperienza comprovata e di guardare lontano”.
Fonte: Paola Guarnieri