The winner is the pragmatic. La stracittadina elettorale crispianese si è risolta senza troppe sorprese a favore del sindaco uscente Pino Laddomada (Pd) il pragmatico. Quest’ultimo ha vinto senza strabordare (il 40,88% pari a 3649 voti, solo 382 voti in più di Serio del Pdl) alle Comunali di domenica e lunedì scorsi, mentre infuriava la bufera del Centrodestra in tutta Italia: Laddomada ha meritato la vittoria con una serie di comizi convincenti, puntando su “unità ed esperienza”. Cinque anni fa puntò su innovazione e cambiamento. Questa tornata elettorale ha di fatto spazzato via diversi ‘amici’ politici di peso di Laddomada, che si è circondato di fatto di molti giovani alle prime armi.
La partita per gli assessorati e le poltrone che contano si giocherà in poco tempo tutta all’interno del Pd. Unica nota dissonante nella sua coalizione la riconferma di Franco Luccarelli (classe ‘39) della Sinistra arcobaleno. I consiglieri della nuova maggioranza alla prima esperienza non superano in media trentadue anni di età.
Innovato ben il 50% del Consiglio comunale. Siederanno per la prima volta ai banchi del Consiglio comunale il ventisettenne Giampiero Ricci (363 preferenze e primo degli eletti del Pd), Maurizio Conserva (343 voti), Paolo Carone (219 voti), Floriana Caramia, Nicola Bello, Chiara Lodeserto (con Caramia rappresenta le due uniche presenze femminili nel rinnovato organo politico locale), Cosimo Colucci e Sergio Sisto. Tra le fila degli altri due schieramenti avversari, le uniche due novità saranno il candidato sindaco Michelangelo Serio e il trentenne Giuseppe Delfino (298 voti), entrambi in quota al Pdl. I restanti dieci posti del Consiglio comunale saranno occupati da reduci-veterani del precedente mandato: in quota al Pd Antonio Magazzino, Carlo Sforza, Fabio Nobile e Mimmo Di Roma. A fare gli oppositori si cimenteranno Peppino Scialpi (terzo arrivato tra i candidati sindaco con 2010 voti per la sua lista civica), Peppino Bennardi e Piero Ettorre della stessa lista ‘Uniti per Crispiano’. Tra gli esponenti del partito berlusconiano figureranno Stefano Liuzzi (con le sue 366 preferenze sarà di diritto il ‘consigliere anziano’) e Renato Perrini (al suo secondo mandato).
Esclusi dal prossimo Consiglio comunale molti volti noti della politica crispianese: Denino Greco (presidente del Consiglio uscente che ha racimolato 56 voti) del partito veltroniano come anche l’ormai ex assessore Cataldo Pentassuglia. Primo dei non eletti in quota Laddomada l’ex responsabile del bilancio comunale Nico Santoro (Sinistra arcobaleno). Nella lista civica Uniti per Crispiano fuori i due ex consiglieri comunali Tommaso Chisena (ex Udc, in corsa per la lista civica pro-Scialpi) e Cosimo Marraffa (ex Forza italia). Esclusi eccellenti del Pdl Antonio Merico e Vito Paciulli (questi con un pur ottimo bagaglio di 230 preferenze). Autoesclusi dalla competizione elettorale gli ex consiglieri del mandato 2003/2008 Tonino Arcieri (ex Udc), per il Pd Francesco Cervellera, Gino Cito, Orazio Massafra e Tonino Palmisano.
Nel suo secondo (e ultimo) mandato Laddomada II dovrà tener fede al programma promesso in campagna elettorale, insegnare il mestiere a qualche giovane aspirante futuro sindaco, con un occhio particolare alle prossime Regionali (salvo che non vengano anticipate troppo). Nell’immediato, sarà tutto da scoprire l’atteggiamento che avranno in Consiglio comunale i nuovi (ma anche i vecchi) consiglieri, in particolare quelli del neonato e vincente Partito democratico. Sceglieranno semplicemente di alzare la mano votando o dimostreranno iniziativa politica individuale? Si chiuderanno nella “stanza dei bottoni” o scopriranno che in realtà i bottoni per loro non ci sono neppure?
Una richiesta semplice, qualunquistica ed equivocabile sale al Palazzo dai crispianesi: “Ora fate qualcosa di buono per il paese”. Come già dimostrato, sarà facile accontentarli.
Fonte: Cataldo Zappulla