ISISS ATTIVITA´´ USURANTE

Nei giorni scorsi, sì è tenuto presso l’Isiss di Crispiano, un corso di aggiornamento per i docenti dal titolo apparentemente provocatorio: professione docente, attività a rischio, organizzato dai Dirigenti scolastici delle tre scuole di Crispiano Giuseppe Achille, Anna Sturino e Massimo Romandini.
“Da indagini statistiche degli ultimi vent’anni, rilevate dalle attività delle Commissioni Medico-legali dirette ad accertare le patologie causate dal lavoro – si legge nella nota dell’ing. Achille – è stato ormai accertato che il mondo della scuola, fra i tanti problemi, è afflitto anche da una nuova sindrome professionale tipica definita come Disagio Mentale Professionale (o sindrome del bournout ). La causa di tale sindrome è la condizione di stress particolarmente intenso e prolungato nella quale il docente è costretto ad operare nell’attuale sistema scolastico”.
Il corso di aggiornamento è stato tenuto da uno studioso milanese, il dott. Vittorio Lodolo D’Oria, che sull’argomento ha recentemente pubblicato un saggio molto ben documentato. Il relatore ha chiari come la peculiarità della professione docente, le trasformazioni della società, le trasformazioni tecnologiche, le continue riforme del sistema scolastico, avviate e poi accantonate, l’inadeguato ruolo sociale attribuito e riconosciuto alla professione, la maggiore partecipazione alle decisioni scolastiche attribuite agli studenti e alle famiglie possono provocare nei docenti affaticamento fisico ed emotivo, atteggiamento distaccato e apatico nei rapporti interpersonali, sentimento di frustrazione dovuto alla mancata realizzazione delle proprie aspettative.
“Il Disagio Mentale Professionale – continua il documento – costituisce uno stato intermedio fra coloro che non sono affetti da alcuna patologia (certamente la maggior parte del corpo docente) e coloro che, purtroppo, sono ormai vittime di una vera e propria psicopatologia invalidante. Proprio perché di vera e propria malattia non si può fortunatamente parlare occorre allora che sul posto di lavoro, da qui il corso di aggiornamento proposto dai Dirigenti Scolastici, si pongano in essere gli strumenti idonei di informazione e di prevenzione proprio come si procede per le norme relative alla sicurezza sul posto di lavoro previsti dalla Costituzione e dalla legge, in particolare dalla 626/94. Primo momento di tale strategia preventiva è sicuramente la valutazione dei rischi che produrrà il relativo Documento e, quindi, l’organizzazione di un Servizio d Prevenzione e Protezione organizzato dal datore di lavoro, di cui, appunto, l’informazione fornita con la relazione del dott. Lodolo D’Oria costituisce un primo momento. Scopo dell’informazione, in questo caso, non è creare inutili allarmismi, quanto la presa di coscienza dell’esistenza di un problema, sicuramente risolvibile con strategie mirate, affinché la scuola possa continuare in serenità e sicurezza ad offrire sempre il meglio nell’educazione delle nuove generazioni”.

Fonte: Michele Annese