Chi, fra gli abitanti di Crispiano, ha pensato che l’incubo fosse finito, si è dovuto ben presto ricredere. L’erogazione dell’acqua, ripresa ieri mattina, è stata infatti nuovamente interrotta nel pomeriggio.
La motivazione fornita questa volta dall’Acquedotto pugliese è stata la seguente: “Poiché è stata consumata troppa acqua nella mattinata, i serbatoi sono stati completamente prosciugati ed ora vanno riempiti di nuovo”. Insomma, come a dire che i cittadini, dopo una settimana a secco, non avrebbero dovuto aprire più di tanto i rubinetti. Ovvero niente docce ristoratrici e liberatorie, niente lavatrici fatte funzionare freneticamente per avere finalmente della biancheria pulita, niente pavimenti o piatti da lavare. Un po’ come chiedere ad un uomo che è stato nel deserto di non lanciarsi sul primo bicchiere d’acqua disponibile. Tra l’altro, non tutti i crispianesi sono stati fortunati. In alcune zone l’acqua non è arrivata per nulla, come comunicato dagli interessati al comando di Polizia municipale, ancora una volta bombardato da telefonate.
“L’acqua arriverà domattina, quando i serbatoi finiranno di riempirsi”, hanno affermato, aggiungendo l’ennesimo “sicuramente” della settimana, dall’Acquedotto pugliese. Che è il più grande d’Europa, come spiega il sito di Wikipedia, in cui si parla anche della “rilevante opera di ammodernamento e potenziamento delle infrastrutture per aderire alle rinnovate esigenze del tessuto territoriale servito”, per un ammontare di 200 milioni di euro e che terminerà nel 2010. “Tra le azioni più significative, la realizzazione di un innovativo sistema di telecontrollo delle reti che garantirà una gestione razionale della risorsa disponibile, un piano straordinario di ricerca delle perdite e di risanamento delle reti per un importo di 151 milioni di Euro, la realizzazione di dissalatori, potabilizzatori e nuove condotte adduttrici”, si legge ancora nell’enciclopedia online. “Che forse non è attendibile”, potrebbe obiettare qualcuno. Ma che per il momento è l’unica fonte consultabile. Inutile cercare di aprire il sito ufficiale dell’Acquedotto. Proprio come è inutile aprire i rubinetti a Crispiano. Al posto dell’home page dell’ente, una scritta: “Il sito non è momentaneamente disponibile per problemi tecnici. Ci scusiamo con gli utenti per l’inconveniente. La normale funzionalità sarà ripristinata nel più breve tempo possibile”. In alto, un’altra scritta: “Acquedotto pugliese. L’acqua, bene comune”. Forse sarebbe meglio dire: bene per pochi, ma non per tutti.
Fonte: Paola Guarnieri