Un po’di storia…
PRIMA CHIESA PARROCCHIALE (Chiesa Vecchia del Vallone)
Dal 18261a prima Chiesa Parrocchiale di Crispiano, è stata quella intitolata a “Santa Maria della Neve”. La storia inizia però due anni prima, quando l’Arcivescovo di Taranto, mons. Giuseppe De Fulgure, constatato l’aumento della popolazione esistente nelle grotte del vallone, inizio le pratiche per la creazione della Parrocchia e la nomina del relativo parroco. Ciò avvenne 1’11 gennaio 1825 con l’emanazione da parte di Ferdinando II, Re di Napoli, del Regio Decreto di istituzione della Chiesa rurale e la dichiarò di “Regio Patronato”. Con successivo Decreto Reale n. 771 del 18 aprile 1826 Francesco II, Re del Regno delle due Sicilie conferma al sacerdote don Filippo La Manna la chiesa rurale di Crispiano. Dal canto suo l’Arcivescovo di Taranto, mons. Giuseppe Antonio De Fulgure, con propria bolla canonica del 13 novembre successivo, eresse la Chiesa rurale di Crispiano in Parrocchiale sotto il titolo “Santa Maria della Neve” e nominava quale primo arciprete don Filippo La Manna.
L’ATTUALE CHIESA PARROCCHIALE
A seguito del parziale crollo e alla demolizione definitiva da parte della Marina Militare di Taranto della nuova chiesa parrocchiale avvenuta in data 1894, il terzo arciprete succedutosi alla guida spirituale di Crispiano, il sacerdote don Nicola LUPOLI (1881-1910), incominciò a presentare presso le varie Autorità le istanze per ottenere i necessari finanziamenti per la sua riedificazione. I vari aiuti non mancarono e, a distanza di 4 anni dal fatidico crollo, il 2 luglio 1898, alla presenza delle massime autorità e della venerata immagine della Madonna della Neve, portata in processione, l’arciprete Lupoli benedisse e posò la prima pietra della nuova chiesa parrocchiale. Dopo 2 anni e 4 mesi, la mattina dell’11 novembre 1900, Anno Santo, giorno di domenica, la chiesa fu inaugurata e benedetta dall’arcivescovo di Taranto mons. Pietro JORIO, unitamente al delegato-sindaco cav. Paolo Torsia-Instoff e al popolo festante. Era una giornata piovosa di novembre, come si legge dagli Atti della 5a visita pastorale di mons. Jorio a Crispiano. Il progetto della chiesa fu redatto dall’Ufficio Tecnico del Comune di Taranto, il quale aveva una spesa per la costruzione di lire 39.426,52 (la copia del suddetto progetto è stato recentemente rintracciato dal prof. Angelo Carmelo Bello). La chiesa si presenta come un edificio solido e compatto, misura mt. 30 di lunghezza e mt. 15 di larghezza.
Ha tre navate, le laterali terminano a destra con la cappellina del SS. Sacramento [recentemente realizzata da parte dell’attuale arciprete don Saverio Calabrese nel 1999] e a sinistra con i locali dell’Ufficio parrocchiale e sagrestia.
La facciata della chiesa è di stile dorico nella parte inferiore a tutta larghezza e in stile jonico nella parte superiore che si restringe in linee dolcemente curve alla larghezza della navata centrale. L’altare maggiore, in marmo bianco di Carrara, è dovuto al finissimo gusto dell’arciprete mons. Giuseppe Maria CAFORIO (1912-1965), che lo fece costruire nel 1917 dalla ditta Basile & F.lli
Fonte: Michele Annese