CRISPIANO – Domenica 28 settembre alle 11,00 Crispiano sarà attraversata dalla ‘Carovana nazionale per il lavoro sicuro’. Nell’ex cinema comunale di via degli Aranci interverranno Cesare Damiano, coordinatore nazionale del tour e già ministro del Lavoro nel passato precedente governo, Gianni Florido, attuale presidente della Provincia, il sindaco di Crispiano, Giuseppe Laddomada e il consigliere comunale (Pd) Sergio Sisto.
Anche il paese a nord di Taranto ha pianto troppe volte proprie morti bianche o lavoratori caduti su quel territorio. A partire dall’ultimo incidente in ordine temporale nel quale Paolo Di Giuseppe, militare della Marina precipitato con un elicottero in contrada Monti del Duca l’1 luglio scorso, ad uno molto più indietro nel tempo: pochi ricordano in paese l’incidente avvenuto nella stazione dei treni della Sud Est oltre trent’anni fa. Furono investiti e uccisi da un treno diversi lavoratori a causa di una forte nebbia.
A fargli compagnia, un esercito di poveri cristi morti per portare il pane a casa ancora oggi. I dati nazionali parlano, per una volta, da soli: l’anno scorso in Italia ci sono stati oltre 826mila incidenti sul lavoro (fonte Inail). Solo quelli denunciati. Sono stati 1.210 i morti sul lavoro in Italia nel 2007, ed è il dato più basso dal dopoguerra. Nel 2006, sempre secondo i dati dell’INAIL, morirono sui luoghi di lavoro 1.341 persone. Un dato dunque in diminuzione di quasi il 10%, l’anno passato, che non deve fare abbassare la guardia secondo gli organizzatori della Carovana: anche per questo, Crispiano ha aderito all’iniziativa lanciata da Articolo 21, Acli, Arci, Libera, Tavolo della Pace, Fnsi, Anac, Comitato Nazionale per la libertà d’informazione, con la partecipazione di Cgil, Cisl, Uil.
La presentazione ufficiale della Carovana si è tenuta mercoledì 30 luglio scorso, presso la sala stampa della Camera dei Deputati. Il lungo viaggio, che sta collegando i luoghi più simbolici d’Italia in tema di sofferenze causate dal lavoro, in questi giorni ha fatto tappa in Sicilia a Piazza Armerina e a Gela il 25 e26 settembre. Si concluderà invece a Torino il 6 dicembre, nel primo anniversario della tragedia della Thyssen Kroup. Tra le tappe più significative, oltre questa in provincia di Taranto (nel capoluogo giorno 29), da ricordare quella di Molfetta (cinque morti in una autocisterna di zolfo nel marzo scorso), Porto Marghera per fare memoria dei suoi 157 lavoratori del Petrolchimico morti di tumore (di recente sono stati tutti assolti i 28 dirigenti inquisiti) e di Mineo (sei morti in un depuratore comunale nel giugno 2008).
La più artistica tra le tappe, la Carovana l’ha fatta già: la 65° Mostra del cinema di Venezia, a inizio settembre, ha dedicato una sezione all’argomento lavoro. Sono stati proiettati due lungometraggi: “La fabbrica dei tedeschi”, del regista Mimmo Calopresti, dedicato alla tragedia della Thyssen Krupp e, sullo stesso tema, “Thyssen Blues”di Pietro Balla e Monica Repetto.
Entrando nel dettaglio, i fautori della Carovana chiedono di “applicare, gestire e migliorare le norme contenute nel protocollo sul welfare del 23 luglio 2007 e nel Testo unico sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”. Il nuovo ‘testo unico’ è stato approvato l’anno scorso a trenta anni dal primo, datato 1978, lo stesso anno dell’istituzione dei Servizio sanitario nazionale.
La Carovana chiede, inoltre, di “attuare la delega sui lavori usuranti entro il 31 dicembre 2008 e di promuovere una grande campagna mediatica per una cultura della prevenzione”. Tra i dati sfornati per l’occasione, emerge che sono soltanto diecimila gli ispettori che in tutta Italia devono controllare quattro milioni di imprese. Ovvio che non bastano. Una delle proposte della Carovana è perciò quella di “insegnare la sicurezza del lavoro a partire dalle scuole”, come previsto dal già citato Testo unico. Ministro Gelmini permettendo.
Fonte: Cataldo Zappulla