L’attesa per la riqualificazione del campo comunale di via Quasimodo è durata quanto una gravidanza: nove mesi. Da gennaio a ottobre, dal freddo invernale alla fine ritardata, di una delle estati più lunghe del secolo.
Come da copione le veline giornalistiche parlavano nei giorni della re-inagurazione della “soddisfazione” del primo cittadino crispianese, in questo caso per i lavori, pari a 390mila euro (di cui 300mila a carico della Regione Puglia), ultimati centrando i tempi di consegna.
Lo stadio appena rifatto parte bene: si tiene la cerimonia di battesimo del campo con un tris di squadre impegnate a darsele sul nuovo prato da gioco: i ‘dissestati’ dipendenti del comune di Taranto contro quelli crispianesi, spalleggiati da alcuni amministratori locali. Entrambe le squadre combattono poi contro le vecchie glorie del Crispiano calcio.
Non finiscono di gioire queste ultime, vincitrici del mini torneo, che arriva un’oretta di pioggia un po’ così. Succede qualche giorno dopo, domenica 16 ottobre. Ed è il patatrac. Quel pomeriggio il Crispiano calcio (che milita nel girone B della ‘Promozione’, al terz’ultimo posto in classifica all’ottava giornata) doveva giocare contro il Carosino: “Una pioggia torrenziale – leggiamo su www.uscrispiano.net – si e’ abbattuta su Crispiano dalle 15.15 alle 16.25, una pioggia cosi intensa da rendere il campo impraticabile e a far decidere il sig. Scatigna di Taranto, arbitro dell’incontro, a rinviare la gara”.
Gara da posticipare, rispuntano le polemiche come i funghi. Da una parte i lavori eseguiti: “Rifacimento del terreno di gioco, costruzione di una vasca e di un impianto di drenaggio delle acque piovane, costruzione di un campo di calcetto in erba sintetica, costruzione di una nuova gradinata per gli ospiti, ampliamento della gradinata esistente, costruzione di tre locali adibiti a magazzino per le società calcistiche locali”. Dall’altra alcune contestazioni fatte dal Pdl ancora prima della pioggia ottobrina. Il consigliere comunale di minoranza Renato Perrini, durante la seduta del 2 ottobre scorso, spiattella sul tavolo politico locale numerosi dubbi: si va dal drenaggio del terreno di gioco al controllo dei lavori per capire se sono stati realizzati ‘a regola d’arte’. Risponde la maggioranza difendendo il di “capillare” controllo e il risparmio ottenuto su alcune voci dell’appalto.
“La benefica pioggia ha messo le cose a posto”, precisa da ultimo un altro consigliere di opposizione, Stefano Liuzzi. Con una nota stampa di carattere meteorologico, “domenica scorsa non c’è stata una tempesta tropicale”, Liuzzi attacca l’amministrazione Laddomada, a suo dire sbugiardata dall’allagamento del campo di domenica 16 ottobre. Non solo. “Materiale inerte (pezzi di mattonelle) continua ad emergere dal terreno di gioco – prosegue Liuzzi, ndr – problemi anche per il nuovo campo di calcetto (si parla di scollamento del manto sintetico, ndr), costruito ai margini del terreno di gioco. Gli spogliatoi sono stati solo riverniciati grazie ad alcuni volenterosi tifosi locali. Ma allora come sono stati spesi i 390.000 euro di denaro pubblico?”
In tema di opere pubbliche sportive, si segnala una data: il prossimo 28 ottobre, alle 10.00 presso il Palazzo di Città, dopo due anni di faticoso iter burocratico si procederà all’apertura delle buste per l’aggiudicazione dei “Lavori di messa a norma, manutenzione straordinaria (valore 160mila euro, criterio adottato quello del massimo ribasso, ndr) e copertura di un campo da tennis e di tre campi da bocce in sintetico, messa a norma dei locali adibiti a spogliatoi e sistemazione delle aree verdi” in via Coppi.
C’è da preoccuparsi?
Fonte: Cataldo Zappulla