L’iniziativa, che vedrà protagonista l’assessore regionale al diritto allo studio, Mimmo Lomelo, si terrà giovedì 11 dicembre alle 18,30 nella Sala consiliare del Palazzo di Città. Il suo titolo sarà ‘Scuola che viene, scuola che va? Ma quale scuola sarà?’.
Esattamente sessanta anni fa, a New York, l’Onu il 10 dicembre del ’48 proclamava solennemente la Dichiarazione universale dei diritti dell’Uomo. Tra questi, ritenuto basilare, “il diritto all’istruzione” per ciascuna persona (articolo 26).
Sessanta anni e un giorno dopo quell’approvazione, da parte di quasi tutti gli stati del mondo, Crispiano ricorda il sessantesimo anniversario parlando di scuola pubblica. L’occasione è data dalle recenti novità introdotte con la cosiddetta riforma Gelmini. Ad organizzare l’evento l’associazione culturale Agorà e il locale circolo Arci.
“Scopo dell’iniziativa – scrivono in una nota gli organizzatori, ndr – è informare genitori, operatori culturali e cittadini interessati all’argomento sulle novità del disegno di legge, recentemente approvato in Parlamento, che ha convertito in legge il decreto-legge ‘Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università’ dello scorso inizio settembre”.
Moderati da Vito Trisciuzzi, parleranno insieme con l’assessore Lomelo le due dirigenti scolastiche della fascia dell’obbligo, Anna Sgobbio (scuola elementare ‘Mancini’) e Anna Sturino (istituto comprensivo ‘Severi’).
L’applicazione della riforma Gelmini si preannuncia non facile anche a Crispiano. Già dal prossimo anno scolastico 2009-2010 si potrebbero avere situazioni paradossali nel paese pedemurgiano. Scrivono Agorà e Arci: “Cosa accadrà in certe strette aule, se in futuro avremo classi di trenta alunni a Crispiano?” Il rischio si presenterebbe in caso di emergenze, con la necessità di evacuare ordinatamente ma in fretta interi gruppi classe. E ancora, “come si organizzeranno i genitori di più bambini che avranno orari scolastici differenziati nella stessa mattina?”.
L’assessore Lomelo, che il giorno precedente sarà stato a Roma presso il Ministero dell’Istruzione, non solo porterà notizie fresche sui regolamenti attuativi della criticata riforma, ma darà qualche indicazione maggiore sull’atteggiamento che avrà la Regione Puglia in merito all’applicazione della nuova normativa.
Fonte: Cataldo Zappulla