Il consigliere Michelangelo Serio ha inviato una nota che qui di seguito pubblichiamo

Il consigliere Michelangelo Serio ha inviato una nota che qui di seguito pubblichiamo: “recentemente il Comune di Crispiano, con delibera di giunta n. 210 del 4 dicembre 2008, su sollecitazione del consigliere comunale Sergio Sisto, delegato alle Politiche del Lavoro, ha autorizzato quest’ultimo a partecipare in data 6 dicembre u.s. alla manifestazione – in rappresentanza di questa Amministrazione Comunale – presso la città di Torino, autorizzando nell’occasione l’uscita del gonfalone comunale. Una iniziativa sulla quale, a titolo personale e per la parte politica che rappresento, si esprime apprezzamento e condivisione per la crescente problematica della sicurezza sul lavoro per la quale l’attenzione deve rimanere alta. Ma si ha l’impressione che da una parte si predica bene, e dall’altra si razzola male. Infatti da una parte, si è attenti a cogliere questi momenti di partecipazione e testimonianza quale la manifestazione di Torino, come pure la venuta a Crispiano della carovana per la sicurezza sui posti di lavoro con la presenza dell’ex Ministro del Lavoro on.le Damiano, nonostante la risicata partecipazione. Dall’altra è veramente singolare che, proprio a Crispiano e sotto gli occhi di tutti, ad essere clamorosamente inadempiente sotto il profilo della sicurezza e tutela dei lavoratori sia propria l’Amministrazione Comunale o altra azienda appaltatrice. Infatti, quelle maestranze – impiegate dall’Amministrazione nei lavori di potatura degli alberi su c.so Vittorio Emanuele a metà dicembre – hanno lavorato in completa assenza dei dispositivi individuali di protezione e sicurezza”.
“Sarà bene per tutti pertanto, dal sindaco al delegato alle politiche del lavoro e ai responsabili di questi servizi – conclude Serio – prestare la dovuta attenzione e dare il buon esempio, evitando per il futuro di inciampare su questioni che si è bravi a sbandierare in termini di principio ed essere poi i primi, nei fatti, a fare il contrario. In una parola, fare prima gli splendidi e poi finire col chiedere ancora scusa ai crispianesi, come per la scuola Rodari ed il campo sportivo. Basta scuse, chi sbaglia e continua a sbagliare è meglio che vada a casa”.

Fonte: Michele Annese