In memoria del giovane crispianese Giovanni Bruno, è stato scritto un libro “Da Crispiano a Kabul” curato da Maria Grazia Mellone.
L’alpino, Primo Caporal Maggiore, è deceduto all’età di 24 anni in Afghanistan, nel distretto di Surobi; il ricavato sarà devoluto alla parrocchia si S. Francesco d’Assisi di Crispiano, per la realizzazione delle quattordici Stazioni della Via Crucis, in artistici bassorilievi 33×40.
Numerosa la partecipazione di autorità, di amici e cittadini che si sono stretti attorno alla famiglia nel ricordo di quel tragico evento del 3 ottobre 2004. L’iniziativa, oltre al patrocinio dei Ministeri Affari Esteri e Difesa e del Presidente della Provincia di Taranto, è stata sostenuta dal consigliere della Regione Puglia Donato Pentassuglia, dal presidente della Provincia Giovanni Florido, dall’assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Crispiano, Giampiero Ricci, dall’assessore ai Servizi Sociali dello stesso comune, Maurizio Conserva, dall’avv. Donato Antonio Muschio Schiavone, dall’impresa Michele Nigro – Donatella Nigro; dalla Due Esse S.r.l. di Stefano Scatigna; dall’Intesa S. Paolo – Bruno De Pascalis; dalla consulenza finanziaria – finanza di impresa Fabio Balzotti; dalla Cmr S.r.l. Giacomo Manchese e dalla Edil di Giuseppe Luccarelli. La presentazione del libro è stato coordinato dal direttore di Studio 100 Tv Walter Baldacconi; sono intervenuti l’autrice del libro Maria Grazia Mellone; Lucrezia Pagano (Ministero Affari esteri),il gen. D.A. Claudio Debertolis (Ministro Difesa); l’on. Rosa Villecco Calidari (Commissione Difesa); Gianni Florido (Presidente Provincia di Taranto); Kashgt Gabriele Torsello (giornalista-fotoreporter); il prefetto Alfonso Pironti e il papà di Giovanni, Francesco, per ricordare alcuni episodi della vita del figlio.
L’opera, realizzata con una nutrita serie di testimonianze di quanti hanno conosciuto e condivisa la vita di Giovanni, riporta la presentazione del compaesano vescovo di Castellaneta, mons. Pietro M. Fragnelli, e le solidarietà del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, del Ministro degli Esteri Franco Frattini, del Ministro della Difesa Ignazio La Russa e il ricordo del papà Francesco.
Commovente la lettera scritta da Giovanni alla madre Francesca Aloia, pochi giorni prima della sua morte, giunta dopo la disgrazia: “Ciao Mammina bella – scrive – questa è la mia prima lettera della mia seconda missione: Ti ricordi la prima? Due anni fa. Pensa, mamma, sono passati quei quattro mesi, sono passati due anni, ora passeranno in fretta questi mesi. Sono già passati diciannove giorni. Buono, buono. Mamma, non voglio dirti sempre le stesse cose. Ti ricordi due anni fa? Ora è lo stesso, il lavoro è sempre quello. Il 9 di ottobre ci sono le elezioni, speriamo che va tutto bene, dopo ci sarà lo spoglio che avverrà dopo due settimane. Se ci sarà un Presidente, tra fine ottobre e i primi di novembre sarò in Italia. Se, invece, dopo il 9 ottobre e dopo le famose due settimane, un Presidente non ci sarà, cioè se avranno punteggio pari, ci sarà il ballottaggio, cioè si rifaranno le elezioni. E’ questo avverrà nel mese di novembre. E al massimo a metà dicembre sarò in Italia”.
“Quindi, mamma – conclude la lettera di Giovanni – due sono le date: o inizi di novembre o inizi di dicembre. Speriamo la prima, mamma, ma non sarebbe male la seconda. Se torno a dicembre faccio più soldi e mi faccio tutte le feste a casa. Ma come viene viene. Qui si mangia bene, come due anni fa. Il sabato organizzano le grigliate di carne e le pizze fatte al forno a legna. Mamma, la gente è sempre quella…Dormo in camerate con mattoni e letti con materasso, bagni ok. Solo questo cambia a differenza di due anni fa. Ti ricordi, mà, come dormivo? Mamma, poi scrivimi una lettera e fammi sapere tutto di quello che accade. Di Mary e Pasquale (fratello arruolato in Marina – n.d.r.), della nostra famiglia”.
Giovanni poi si interessa della “sorellina”, laureato in psicologia e scrive: “Mary, ogni tanto mandalo un messaggio, ok? Mi raccomando a te, alle tue scelte, agli amici, all’università, a tutto, sorellina. Ok. Il tuo fratellino ti vuole bene e ti pensa sempre. Tanti baci, ciao, Mary, a presto”.
Nel testo sono compresi anche i saluti dell’Arcivescovo di Taranto mons. Benigno Luigi Papa, dell’on. Rosa Villecco Calipari, del Comandante il Battaglione Alpini “Susa” e dell’Aeronautica Militare 16° Storno – Protezione delle Forze di Martina Franca Paolo Citta, del Sindaco di Martina Franca Franco Palazzo, del Sindaco di Crispiano Giuseppe Laddomada e di due amici attualmente in servizio a Kabul, il caporal maggiore Cosimo Scatigna e 1° caporal maggiore Fabio Mevoli del 9° Reggimento Alpini “L’Aquila”.
E’ molto significativo l’entusiasmo e l’impegno con i quali Giovanni ha affrontato le due missioni di pace che vanno oltre le tante disquisizioni politiche e non che vorrebbero non venissero impegnate i nostri soldati per le “guerre”, lasciando morire tante vittime di governi autoritari e rimanendo fuori da conflitti religiosi e politici.
“L’idea di una pubblicazione che rinnovi il ricordo del caporal maggiore Giovanni Bruno – si legge sul periodico locale Polites del dicembre 2006 – è nata nei giorni scorsi a Crispiano tra il papà di Giovanni, Francesco Bruno, e il fotoreporter di guerra Gabriele Torsello, rapito il 12 ottobre nei pressi di Kandahar e liberato il 3 novembre: i due si erano già conosciuti ad Alessano (Lecce), paese di origine del giornalista. «Da parte mia – spiega Torsello – c’è la massima disponibilità a collaborare a tutte le iniziative che il padre vorrà intraprendere per conferire il maggior riconoscimento possibile a Giovanni, un ragazzo la cui storia ho intenzione di conoscere sempre di più»”.
Fonte: Michele Annese