L’opposizione insieme al Comitato dei Cittadini, appositamente costituitosi, tornano a indicare i responsabili dell’approvazione di una delibera di Consiglio Comunale che “di fatto, consente a ben trentuno «attività insalubri di seconda classe» di insediarsi in zona C2A e C3, ossia in zone residenziali, ma addirittura, per «dire la verità», hanno anche giustificato questo atto, motivando che la precedente Amministrazione (Liuzzi) avrebbe “omesso di menzionare le attività artigianali connesse alla residenza” in una Delibera di Consiglio Comunale del 1995. Questi eroi dei nostri tempi (Laddomada Giuseppe, Conserva Maurizio, Caramia Floriana, Luccarelli Francesco, Bello Nicola, Colucci Cosimo, Magazzino Antonio, Carone Paolo, Di Roma Cosimo, Lodeserto Chiara, Nobile Fabio, Sisto Sergio) hanno interpretato quello che un altro Consiglio Comunale non ha voluto dire e non ha voluto fare!”
“Tutto questo – scrivono nel volantino – perché non avrebbero potuto adottare una delibera ex novo: infatti, trattandosi di variante al P.d.f., questa avrebbe dovuto essere inviata alla Regione Puglia, che non l’avrebbe approvata, anche perché è imminente l’approvazione del P.u.g. (Piano Urbanistico Generale); una deliberazione che è una forzatura alla legge ed è contraria agli interessi della collettività, che anzi sono gravemente danneggiati!”.
“Bisogna proprio avere una bella faccia tosta – prosegue il documento – per dire che solo «l’interesse collettivo della comunità» avrebbe ispirato questo provvedimento amministrativo, quando è noto a tutti che tutto sembra nato proprio dal fatto di voler accontentare qualcuno!”
Nel preannunciare una mozione consiliare con la quale la maggioranza sarà invitata a revocare questa deliberazione, l’opposizione afferma che continuerà questa battaglia utilizzando tutti gli strumenti che la politica e la legge mettono a disposizione e danno la massima disponibilità alla ricerca di una soluzione meno tecnicamente invasiva, che rispetti davvero il benessere della collettività.
Fonte: Michele Annese