COMPIE VENT’ANNI LA CONVENZIONE DEI DIRITTI DEL FANCIULLO

E’ stata una bella giornata d’autunno a rendere ancora più festosa la celebrazione del 20° anniversario della Convenzione dei Diritti del Fanciullo per la scuola Primaria “P. Mancini” di Crispiano. Al suono e al canto della “Marcia dei Diritti dei Bambini” gli alunni hanno voluto ricordare a se stessi e a noi adulti che anche e soprattutto loro sono soggetti di DIRITTI in una società troppo distratta da altro per accorgersi, talvolta, delle grandi sofferenze del mondo infantile. E non si creda di dover andare nei paesi remoti del cosiddetto terzo mondo. Accanto a noi tanti bambini vivono piccoli e grandi drammi, situazioni difficili, violenze e fisiche e psicologiche capaci di procurare ferite che neppure il tempo potrà mai lenire..
Ogni interclasse in questi giorni, e in quelli a venire, ha sviluppato il tema nei modi più adatti all’età dei ragazzi , nell’ambito delle attività di “Cittadinanza e Costituzione”: conversazioni e riflessioni collettive dalle quali emerge il sentirsi più sicuri nell’apprendere di essere tutelati da una norma , la consapevolezza di essere fortunati, come sottolinea la sig. Clio Napolitano nella lettera di presentazione del libro “Non calpestate i nostri diritti”, la realizzazione di grandi pannelli appesi sulla facciata dell’edificio per manifestare l’impegno dell’istituzione scolastica a far crescere sempre più “l’albero dei diritti”.
“Nella “Convenzione dei diritti dell’infanzia” che elenca tutti i diritti di cui godono i bambini e i ragazzi fino al raggiungimento della maggiore età, in molte parti si legge che tali diritti devono essere garantiti nella misura del possibile. Mi sarebbe piaciuto leggere che, trattandosi di diritti di minori, in sostanza di coloro che rappresentano il futuro dell’umanità, tali diritti venissero fatti valere nella misura dell’impossibile.
Mi rendo che questa può essere considerata un’ illusione, una pura fantasia, ma ritengo che l’impegno a rendere concreti questi diritti non sia mai troppo.(…). Clio Napolitano

Fonte: TINA LACATENA