Il consiglio comunale di Crispiano ha approvato all’unanimità la proposta di modifica dell’art. 3, comma 3 della Legge regionale Puglia 28/1/2005 n. 2.
La proposta è stata proposta al consiglio dalla consigliera alle pari opportunità ed alle politiche integrative Dott. ssa Chiara Antonella Lodeserto .
Il difetto di rappresentanza, che risulta evidente dai dati statistici suscita un allarme sociale che è sempre più amplificato dall’evidenza di una realtà femminile ricca di contraddizioni : alla presenza di partecipazione alla vita professionale e sociale del paese non corrisponde un’adeguata rappresentanza delle stesse nell’ambito delle assemblee elettive. Per questo è necessario modificare i meccanismi che possono modificare l’attuale situazione. La responsabilità primaria della scarsa presenza in seno ai consigli regionali, provinciali e locali è da addebitare ai partiti . Sono i partiti che devono candidare più donne. Oggi la situazione che si profila è dettata da alcune norme che non riescono a correggere questa disparità che è un problema di democrazia,ma anche di civiltà.
La modifica che sostanzialmente si chiede è quella di sostituire l’art. 3 che dice in ogni gruppo di liste nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore ai due terzi dei candidati ; in caso di quoziente frazionario si procede all’arrotondamento dell’unità più vicina. I movimenti e i partiti politici presentatori di liste che non abbiano rispettato la proporzione sono tenuti a versare alla giunta regionale l’importo del rimborso delle spese elettorali. La modifica interviene dicendo che se in ogni gruppo di liste nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore ai due terzi dei candidati. La violazione della predetta misura determina l’inammissibilità delle liste presentate per la competizione elettorale.
Tali modifiche sono necessarie ed urgenti poiché in tutta la provincia di Taranto su circa cinquecento uomini impegnati attivamente ci sono soltanto sessanta donne. Cifre che fanno rabbrividire in quanto la scarsa partecipazione femminile alla politica è la dimostrazione dell’arretratezza culturale del paese.
Questo procedimento prevede che siano almeno cinque comuni a presentare la proposta .
La delibera sa rinviata a tutti i comuni della provincia di Taranto creando un protocollo d’intesa con il quale si costituirà un laboratorio di studio con annesso comitato d’indirizzo.
Le pari opportunità costituiscono un obiettivo irrinunciabile. L’amministrazione crispianese ha scelto di impegnarsi affinché la effettiva e libera partecipazione alla politica sia garantita da strumenti democratici.
Fonte: Dott. ssa Chiara Antonella Lodeserto