Resta rovente il dibattito tra maggioranza ed opposizione sull’insediamento di attività artigianali in alcune zone residenziali di Crispiano. L’argomento è stato per l’ennesima volta all’ordine del giorno del consiglio comunale, pur con una piccola variante che comunque, secondo la minoranza, non cambia la sostanza delle cose.
L’amministrazione Laddomada ha infatti revocato la delibera con cui si voleva consentire l’apertura di svariate attività artigianali nelle zone C2A e C3, che, secondo il vigente Pdf (Piano di fabbricabilità), sono residenziali. Subito dopo, però, ha riproposto lo stesso argomento con una modifica: consentire l’in – sediamento in quelle zone, a cui sono state aggiunte anche le aree C2B e C, solo di alcune fra le attività artigianali originariamente proposte. L’assessore Magazzino ha parlato infatti di panifici, caseifici, pasticcerie, negozi di parrucchieri ed estetisti, cioè attività sussidiarie, che soddisfino i bisogni primari dei residenti. «Non compete al consiglio comunale l’individuazione delle categorie. E poi, anche se queste sono indicate, un qualsiasi altro artigiano può impugnare la delibera ed aprire la propria attività. Poiché è in vigore il Pdf, questa è una variante, che deve esser vagliata dalla Regione», ha eccepito Bennardi dell’Mpa. La delibera è stata comunque approvata dalla sola maggioranza.
Stessa sorte per la richiesta di un finanziamento regionale volto a destinare ad attività sociali o di servizio un immobile originariamente realizzato come sede dell’Isti – tuto alberghiero. Se si ottenesse il finanziamento la Provincia, che possiede attualmente l’immobile e però non avrebbe i soldi per risistemarlo, dovrebbe ridarlo al Comune. Diverse le posizioni del consigliere Liuzzi del Pdl e del sindaco. Il primo ha infatti parlato di finanziamenti in passato disponibili e fatti andare in fumo, il secondo ha affermato che quella disponibilità finanziaria non c’è mai stata. I consiglieri Scialpi dell’omonima lista civica e Serio del Pdl hanno intanto chiesto alla maggioranza, che è stata d’accordo su questo, un incontro con i responsabili della Provincia, affinché l’ente prenda dei precisi impegni.
Approvata all’unanimità una mozione proposta da Bennardi, dopo un emendamento che ha esteso la richiesta di celebrazione dell’anniversario della caduta del muro di Berlino, alla condanna di tutte le dittature.
Fonte: Paola Guarnieri