OFFENSIVA DEI RISTORATORI CONTRO GLI ESERCENTI ABUSIVI

Un’interrogazione consiliare in cui chiede l’approfondimento di alcune problematiche esposte dai ristoratori è stata presentata da Giuseppe Bennardi, consigliere comunale dell’Mpa a Crispiano.
Il tutto nasce da un volantino a firma “ristoratori associati”, in circolazione nel paese delle cento masserie durante le festività na talizie. In questo volantino, provocatoriamente titolato “Il paese dei furbetti…”, si denunciano alcuni comportamenti illegittimi, che sarebbero stati messi in atto da privati o da “pseudo – ristoratori”, ovvero soggetti privi delle licenze A e B, quelle che consentono la somministrazione di cibi e bevande.
Nello specifico, il volantino si scaglia innanzitutto contro coloro che, proprietari di semplici garage o locali privati attrezzati con angolo cottura, li affittano per festeggiamenti vari o veglioni di Capodanno. A seguire in questa denuncia, le associazioni culturali o di ballo che effettuano ristorazione e svago con la scusa della beneficenza. Subito dopo gli strali raggiungono le pizzerie e le gastronomie d’asporto che, munite di tavolini, som ministrano bevande senza gli appositi distributori o sono prive di bagni a norma per i clienti. Poi si passa agli “chef che somministrano in case, casolari e masserie senza la minima autorizzazione”e da qui a quei bar, ristoranti e pizzerie che, muniti di licenza C (quella per intrattenimento e svago), non si limitano ad utilizzare un terzo della superficie totale per la somministrazione di bevande ed alimenti, ma sforano oltre tale superficie. E ancora, si attacca la Siae che rilascia permessi senza verificare se nei locali vi siano le autorizzazioni necessarie, per poi concludere con quella che viene definita “la porcata della sagra del fegatino”. In questa occasione, infatti, ci sarebbe gente che si improvvisa con fornelli sugli asfalti e sui marciapiedi, così come ci sareb bero macellerie, gastronomie e pizzerie d’aspor to che divengono pseudo – rosticcerie all’aperto senza averne i requisiti e senza pagare i rifiuti solidi in proporzione allo spazio pubblico occupato.
Insomma, una denuncia pesante, per la quale Bennardi con la sua interrogazione chiede all’amministrazione un approfondimento: verificare i contenuti del volantino e sapere quali iniziative si vogliono intraprendere per tutelare le categorie professionali interessate.

Fonte: Paola Guarnieri