Picchiata e rapinata trascorre la notte chiusa nel bagno

Sono sbucati dal nulla, l’hanno aggredita sull’uscio dell’abitazione e scaraventata all’interno. Poi l’hanno schiaffeggiata e minacciata di morte per farsi consegnare denaro e gioielli. Terrore in un’abitazione di Crispiano, dove una vedova di 82 anni è stata in balia di tre banditi, probabilmente stranieri, che l’hanno rapinata e poi rinchiusa nel bagno, dove l’anziana è rimasta per circa 18 ore. E’ stato il figlio, ieri pomeriggio, a soccorrerla e a chiamare i carabinieri. Fortunatamente, le condizioni della donna, accompagnata per accertamenti all´´ospedale «Moscati» di Taranto, non destano preoccupazioni. La malcapitata ha riportato lievi escoriazioni giudicate guaribili in dieci giorni.
L´´anziana ha raccontato ai militari della Compagnia di Massafra, diretti dal capitano Fabio Bianco, di essere uscita nel pianerottolo della sua abitazione per accendere una luce e di essere stata aggredita dai tre uomini che non hanno esitato a malmenarla. Uno di essi aveva il volto coperto con una calzamaglia. I tre rapinatori l´´hanno schiaffeggiata e minacciata per farsi indicare il luogo in cui conservava il denaro ed oggetti in oro. La nonnina in un primo momento ha consegnato di sua spontanea volontà ai banditi 150 euro, dicendo di non avere altri contanti a disposizione, poi è stata chiusa in bagno. In seguito i tre malfattori, che secondo la ricostruzione dell´´anziana parlavano una lingua straniera, hanno messo a soqquadro l’appartamento, rovistato nei cassetti e trovato altri 800 euro sotto un tappeto. Erano i soldi della pensione. Gli investigatori hanno raccolto una serie di impronte che ora saranno analizzate e comparate con quelle delle persone già note alle forze di polizia. Si tratta dell’ennesima rapina ai danni di anziane che vivono sole. L’ultimo colpo risale al 30 novembre scorso. In quella circostanza due banditi, con il volto nascosto da sciarpa e cappellino, terrorizzarono e rapinarono una donna di 80 anni a Laterza. Quando l’anziana si accorse che i malviventi erano entrati in casa, era già troppo tardi. La donna non riuscì a chiedere aiuto perché fu subito immobilizzata e imbavagliata. I rapinatori misero a soqquadro cassetto per cassetto, fino a quando non trovarono denaro e gioielli. Poi fuggirono con la refurtiva e lasciarono la donna ancora legata.
La malcapitata riuscì ad allentare le corde e si liberò dopo molte ore. E un altro episodio simile si era verificato qualche mese prima a Ginosa. Un’anziana trovò in casa due banditi, nascosti nell’oscurità. Anche in questo caso la donna fu imbavagliata, legata e derubata di tutti i suoi risparmi. I malviventi le portarono via una borsa con 30mila euro.
GIACOMO RIZZO

Fonte: Paola Guarnieri